Page 413 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
P. 413

LA  MISSION.E  AERONAUTICA  ITALIANA  IN  ARAIIIA  SAUDITA  (1935-39)   403


          successivo il  Ministero degli  Esteri  richiese quale  "insegna o bandiera" Ibn Saud
          volesse  riportata sui timoni dei suoi  velivoli:  la  risposta fu  una spada trasversale
          in  bianco  su  fondo  verde(53).  I tre  Caproncini  partirono  da  Napoli  il  6  maggio
          1936  sulla  motonave Volpi,  diretta  a  Massaua,  mentre  l'invio  dei  trimotori  fu
          rinviato sino alla costruzione di un hangar in grado di contenerli(54). Il  15 maggio
          partivano per l'Arabia due  specialisti,  i sergenti  Salvatore Arzillo  e Mario Mazzi
          che  figuravano  ufficialmente  come  dipendenti  della  ditta  Caproni,  seguiti  il  30
          maggio  dal  capitano  pilota  Giovanni  Battista  Ciccu,  destinato  a  figurare  quale
          istruttore civile di  pilotaggio(55).  Quello stesso giorno ripartiva per Roma il  capo
          della Missione Militare Aeronautica Italiana in Arabia Saudita, tenente colonnello
          Carlo Tempesti, colpito da un'infezione delle vie biliari(56). Sebbene avesse ricoperto
          l'incarico solo dal 30 aprile al  30 maggio  1936, al suo ritorno avrebbe stilato una
          relazione che, pur senza trascurare le difficoltà ambientali, testimoniava della positiva
          accoglienza  e poneva quale  principale  risultato  della  breve  permanenza lo  studio
          dell'organizzazione della base  di  Gedda e l'avvio di quello della rotta Gedda-Taif-
          Ryad-golfo Persico(57).  Per il  futuro,  l'ufficiale suggeriva di  continuare a impartire
          il  primo  addestramento  presso  le  scuole  italiane,  usufruendo  delle  loro  ampie
          dotazioni ma anche dell'impressione di grandiosa efficienza che la Regia Aeronautica
          poteva trasmettere ai  frequentatori.
               Il dono dei Caproncini fu molto apprezzato da Ibn Saud che, ricevendo Persico,
          non mancò di assicurargli che in avvenire sarebbe ricorso all'assistenza aeronautica
          italiana(58).  Utilizzando  quale  base  provvisoria  una  spiaggia  di  Gedda,  Ciccu,  fu
          ufficialmente  incaricato  di  costituire  la  scuola  di  aviazione  sa udita  costituita  per
          decreto il  18 giugno 1936(59); dal 18  al  23  giugno furono effettuati 80 voli, di cui
          46 a doppio comando e 30 di allievi solisti:  l'intensa attività, effettuata anche alla
          presenza di Fuad Hamza e del potente Ministro della Guerra e delle Finanze Abdallah
          Soleiman, fece  una grande impressione e circondò di  favore  la  nuova scuola(60).
               Nel mese di agosto, primo di una serie di elogi che l'ufficiale italiano avrebbe
          ricevuto per la sua opera abile e paziente, l'emiro Feysal disse a Persico che Ciccu
          era stato "ricevuto a Taif e considerato dalle autorità locali come persona del paese,
          non come uno straniero"(61). I.:apprezzamento per l'opera di Ciccu permise dapprima
          di liberarlo dall'eccessivo controllo del comandante della piazza militare di Gedda
          e,  appunto,  di  nominarlo  direttore  in  sostituzione  di  un  russo  bianco,  Nikolaj
          Najdenov, che da molti anni operava in loco assieme a tre meccanici suoi connazionali
          percependo  uno stipendio  mensile  di  25  sterline  oro  in  cambio  di  rari  voli (62).
          Pochi  giorni  dopo,  il  22-23  agosto,  la  scuola  colse  un  importante successo  di
          propaganda,  ulteriormente  accresciuto  dall'essere  svolto  da  piloti  arabi  a bordo
          di  apparecchi  in  forza  all'aeronautica saudita,  effettuando il primo sorvolo della
          Mecca:  cinque  piloti  arabi  decollati  da  Gedda  sorvolarono isolatamente  la  città
          santa lanciandovi manifestini di  propaganda aeronautica(63). Questo volo costituÌ
          lo  spunto per una festa  in  onore dei  primi piloti sauditi, organizzata a EI-Taif da
          un  comitato  di  notabili  locali  per  il  31  agosto  ed  entusiasticamente  partecipata
   408   409   410   411   412   413   414   415   416   417   418