Page 87 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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APPENDICI 79
segue: Appendice 8
basi del libero scambio; non volendo tollerare soprusi per parte di chi si sia a
danno dei nostri interessi e dei nostri concittadini, il Governo del Re vuoi dovunque
rispettare gli usi e le leggi straniere.
Ella rammenterà, Comandante, che negli imperi della Cina e del Giappone,
i quali sono si può dire ancora chiusi ad ogni straniera comunicazione, l'Europeo
di qualunque nazionalità è, si può dire, solidale, quindi se trovandosi la S. V. in
quelle acque sopraggiungessero avvenimenti per i quali, qualche altra potenza
amica richiedesse il suo appoggio in una quistione in cui la sorte di tutti gli
europei sia in tessuta, come avvenne ultimamente a Kakrossima, la S.v. dovrà
prestarvisi senza esitazione. Bisogna però augurarsi che ciò non avvenga e che
invece possa ella profittare della influenza già acquistata colà dall'Olanda, dalla
Francia e dall'Inghilterra onde venire felicemente a capo della sua missione.
Come avrà veduto nel percorrere le presenti istruzioni, in esse lo scrivente
si è limitato a darle delle norme generali, lasciandole pel resto intera libertà d'azione;
se grande è perciò la responsabilità che il Governo del Re lascia alla S.v., grandissima
è la fiducia che in lei ripone.
Il sottoscritto, augurandole insieme a tutti del bordo felicissima navigazione,
è sicuro che la Magenta corrisponderà pienamente all'aspettativa del Governo e
del Paese.
IL MINISTRO
Angioletti