Page 199 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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La Difesa DeL sahara Libico (1940-1943)
LA PRIMA INCURSIONE SU CUFRA
Con lo scontro del 31 gennaio l’effetto sorpresa era svanito, ma Leclerc, in
una riunione tenuta il 5 febbraio ai pozzi di Sarra, decise di procedere comunque,
pur posticipando l’inizio dell’operazione. Fece quindi arretrare il grosso del
dispositivo verso Tekkro, oltre il confine, lasciando un piccolo distaccamento a
Sarra per sorvegliare un deposito di benzina e predisporvi un campo di fortuna.
Inoltre, per rendersi conto di persona della situazione, quel mattino stesso partì
per Cufra alla testa di una colonna esplorante composta da 47 uomini con 14
automezzi. La sera del 7 febbraio li trovò attestati tra le palme dell’oasi di El
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Zurgh, a 7 chilometri dal forte di Et Tag. La colonna era stata sorvolata nel
pomeriggio da un Ghibli ma apparentemente l’avvistamento non aveva suscitato
alcuna reazione, il che diede a Leclerc la convinzione di avere di fronte un
avversario poco combattivo contro il quale era opportuno agire al più presto e
con la massima decisione.
Il 4 febbraio il tenente colonnello Michele Leo, all’epoca comandante del
settore militare del Sahara Libico, aveva ordinato a Mattioli di riattivare la sua
colonna celere al duplice scopo di contrastare eventuali infiltrazioni di nuclei
meccanizzati nell’area di Cufra, con la cooperazione della 26 Squadriglia, e di
a
assicurare la difesa dell’aeroporto, da dove il piccolo distaccamento già incaricato
di assicurarne la protezione era stato ritirato per rafforzare la sistemazione
difensiva di Et Tag. Componevano la colonna, oltre al capitano Mattioli, il
tenente Minutillo e i sottotenenti Panebianco e De Marinis, 6 sottufficiali, 18
uomini di truppa nazionali e 50 libici, con 4 FIAT 634N, 10 A.S.37 e la Ford
catturata pochi giorni prima. L’armamento era costituito da 4 mitragliere da 20
mm, 5 mitragliatrici FIAT mod. 35, 4 mitragliatrici da 12,7 mm e 6 da 7,7 mm,
oltre alle armi individuali, con una disponibilità di due giornate di fuoco per
le mitragliere e le mitragliatrici FIAT mod. 35 e una per le altre armi. L’acqua
doveva bastare per 8 giorni, i viveri per tutto il mese di febbraio e il carburante
era stato calcolato per 600 chilometri.
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Fino al 7 febbraio la colonna celere aveva sostato con le misure di sicurezza nei
28 Il piccolo reparto di formazione era costituito da due plotoni della forza di 20 uomini
ciascuno della Compagnie Portée du RTST, dai quattro uomini della pattuglia del LRDG del
tenente Kennedy Shaw e da due ufficiali dello stato maggiore di Leclerc (D. CORBONNOIS,
L’odyssée de la Colonne Leclerc op. cit., p. 54-56).
29 Colonna Mobile Mattioli, Relazione sul fatto d’armi del 7 febbraio 1941 - XIX, del 10 febbraio
1941, AUSSME, Diario Storico Comando Truppe Sahara Libico.
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