Page 243 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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La Difesa DeL sahara Libico (1940-1943)
addestramento alle tecniche di lancio dei primi volontari, per iniziativa del
colonnello Dudley Wrangel Clarke, l’ufficiale incaricato di gestire le attività di
inganno a livello strategico, al reparto in via di approntamento fu dato il nome
di Distaccamento L (L Detachment) di una fantomatica Special Air Service
Brigade, allo scopo di far credere al nemico, per il tramite dei molti informatori
dell’Asse operanti al Cairo, che esistesse una brigata paracadutisti forte di almeno
12 distaccamenti. La selezione e l’addestramento non furono facili, anche
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perché non c’era alcuna esperienza sulla preparazione al lancio, e le soluzioni
empiriche utilizzate causarono non pochi incidenti. Molto dure furono poi le
esercitazioni condotte nel deserto, per familiarizzare con l’ambiente, spingendo
al limite la capacità di resistenza alla fatica e alla sete, e apprendere le tecniche
di navigazione, necessarie durante gli spostamenti a piedi per arrivare prima
sull’obiettivo e poi all’appuntamento con le pattuglie del LRDG, ma all’inizio di
novembre il Distaccamento L agli ordini di Stirling era in grado di schierare 5
squadre di paracadutisti, o “stick”, a indicarne la modalità di lancio in sequenza,
composte ognuna da un ufficiale e 10 “other ranks”, sottufficiali e uomini di
truppa.
Il 10 novembre, mentre si stavano completando i preparativi per l’operazione
Crusader, la controffensiva che avrebbe dovuto cacciare Rommel e le sue forze
dalla Cirenaica, liberare Tobruk e impadronirsi dei campi di aviazione costieri
necessari a garantire copertura aerea ai convogli per Malta, il brigadier generale
Alexander Galloway, responsabile delle operazioni presso il quartier generale
del Medio Oriente, diramò le disposizioni per un’azione contro gli aeroporti
dell’Asse tra Timimi e Gazala, a ovest di Tobruk, che riprendeva e ampliava
il progetto iniziale di Stirling. L’operazione, a cui fu dato il nome in codice
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Squatter, prevedeva che nella notte del 16 novembre, quindi poco più di 24 ore
prima dell’inizio dell’operazione Crusader, fissato per il giorno 18, 5 velivoli da
trasporto Bristol Bombay del No. 219 Squadron decollati da Bagush, in Egitto,
lanciassero le 5 squadre, una delle quali guidata dallo stesso Stirling, nell’area di
Bir Temrad, a sud-ovest di Gazala, in una zona baricentrica rispetto ai 5 aeroporti
da colpire. Gli ordini erano di distruggere quanti più velivoli possibile, dando la
precedenza ai caccia rispetto ai bombardieri e ai velivoli tedeschi rispetto agli
italiani. A tal fine gli uomini del SAS erano equipaggiati con speciali ordigni
esplosivi e incendiari con spoletta a tempo studiati e realizzati da Lewes di cui
portavano il nome. L’arrivo dei Bristol Bombay sarebbe stata mascherata dal
bombardamento da parte della RAF degli stessi campi obiettivo della missione,
90 B. MACINTYRE, SAS Rogue Heroes. The authorized war time history from the secret SAS archives,
London, Penguin Books, 2017, p. 24-25.
91 Ivi, p. 53-56.
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