Page 140 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
P. 140
140 Uomini della marina 1861-1946
CAVEZZALE PIETRO leggere di superficie, affondandone alcune, e quindi sotto il
tiro di batterie costiere, il Vivaldi fu colpito in modo irrepara-
Marinaio elettricista, medaglia
d’oro al valore militare alla me- bile con vasti incendi a bordo che alla fine lo immobilizzaro-
no portandolo all’affondamento. Il comandante Cavriani, già
moria. naufrago su un’imbarcazione, rientrava a bordo per accelerare
Nato a Cuneo il 27 dicembre
1922, arruolato in adempimento l’affondamento dell’unità scomparendo con essa in mare.
La concessione della medaglia d’oro fu il suggello del suo
agli obblighi di leva il 15 maggio eroico sacrificio.
1942 e assegnato alla categoria
Elettricisti a seguito di frequenza
della Scuola elettricisti pre mari- CECCACCI ALBERTO
nai a Torino, fu destinato nel gen-
a
naio 1943 alla 127 Batteria costiera della base navale dell’i- Capitano di fregata, medaglia
sola di Lero (Egeo). Alla dichiarazione dell’armistizio dell’8 di bronzo al valore militare (cin-
settembre 1943, fedele al proprio giuramento, prese parte atti- que concessioni, di cui due sul
va alla difesa della base investita dalle forze germaniche con campo), croce di guerra al valore
attacchi aerei, navali e azioni di sbarco; benché ferito nel corso militare sul campo (due concessio-
di un attacco aereo, si offrì volontariamente a sostituire un ser- ni), croce al merito di guerra (tre
vente al pezzo continuando l’azione fino all’esaurimento delle concessioni).
munizioni continuando la lotta anche all’arma bianca contro Nato ad Ancona il 31 marzo
truppe sbarcate quando, il 13 novembre, fu colpito a morte. 1910, fu ammesso all’Accademia
Per il comportamento in azione gli fu conferita la massima Navale di Livorno nel 1929, con-
decorazione al valore militare e la Marina lo volle ricordare seguendo la nomina a guardia-
quale esempio ai posteri, assegnando il suo nome a una nave marina nel 1932. Dopo i consueti
per operazioni speciali ceduta dalla Marina degli Stati Uniti imbarchi, nel 1935-1936 frequentò la scuola di osservazione
nel 1957 e rimasta in servizio fino al 1994. aerea di Taranto, conseguendo il relativo brevetto. Prese quindi
parte alle operazioni militari in Spagna, imbarcato sull’incro-
ciatore Eugenio di Savoia, quale osservatore d’aereo, meritan-
CAVRIANI ALESSANDRO do una croce al merito di guerra. Tenente di vascello nel 1937,
fu destinato alla squadriglia aerosiluranti di Lero (Egeo) e nel
Capitano di corvetta, medaglia
d’oro al valore militare alla me- novembre 1939 sul sommergibile Ferraris dislocato in Mar
Rosso, come ufficiale in 2 , ove fu colto dall’entrata dell’Italia
a
moria, medaglia di bronzo al va- nel secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940). Dopo l’atti-
lore militare sul campo, croce di vità bellica in quel mare – nove missioni di guerra – nel marzo
guerra al valore militare, cavaliere 1941, a seguito dell’imminente caduta dell’Africa Orientale,
dell’ordine della Corona d’Italia. effettuò sullo stesso battello al comando del capitano di cor-
Nato a Mantova il 21 giugno
1911, entrò all’Accademia Navale vetta Livio Piomarta (vds.) il lungo e travagliato trasferimento
alla base atlantica di Bordeaux, raggiunta nel successivo mese
di Livorno nel 1927 conseguendo di maggio. Nell’agosto dello stesso anno rimpatriò per una
nel 1931 la nomina a guardiama- breve destinazione alla Scuola sommergibili di Pola.
rina prendendo imbarco sugli incrociatori Alberico da Bar- Il 1° gennaio 1942 imbarcò come ufficiale in 2 sul cac-
a
biano e Bartolomeo Colleoni. Tenente di vascello nel 1936, ciatorpediniere Freccia, impegnato nella scorta convogli nel
partecipò alle operazioni militari in Spagna e all’entrata in Canale di Sicilia, e il 1° agosto dello stesso anno raggiunse
guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10 giugno Genova, designato comandante della corvetta Gabbiano in al-
1940) imbarcato sull’incrociatore pesante Pola partecipò agli lestimento. In comando della nuova unità dal 3 ottobre 1942
scontri navali di Punta Stilo (9 luglio) e di Capo Teulada (27 al 30 aprile 1943, promosso capitano di corvetta nel gennaio,
novembre) distinguendosi per sprezzo del pericolo e capacità effettuò numerose scorte a convogli diretti in Tunisia, in acque
professionale; imbarcato successivamente sul cacciatorpedi- particolarmente insidiate lungo quella che sarà poi denominata
a
niere Antonio Pigafetta in qualità di ufficiale in 2 prese parte “rotta della morte”.
a numerose missioni di scorta convogli per l’Africa settentrio- Il 24 aprile, in azione con la corvetta Euterpe, al comando
nale meritando dal comando delle Forze germaniche la croce del tenente di vascello Antonio March (vds.), colpì e danneg-
a
di ferro di 2 classe, e nel 1942, promosso capitano di corvetta, giò nelle acque al largo di Milazzo il sommergibile britannico
fu prima in comando della torpediniera Perseo e quindi nell’a- Sahib, che costretto a emergere fu poi affondato dalle due cor-
prile del 1943 fu destinato quale assistente di squadriglia sul vette con il cannone. Egli provvide al recupero dei naufraghi.
cacciatorpediniere Ugolino Vivaldi. A seguito della proclama- Per la sua condotta in guerra sempre improntata a sereno co-
zione dell’armistizio dell’8 settembre, il giorno successivo in raggio, a sprezzo del pericolo e a determinazione fu insignito
navigazione con il sezionario Antonio Da Noli nelle acque del- delle numerose decorazioni sopra riportate, meritando anche
le Bocche di Bonifacio per attaccare il traffico germanico fra un encomio solenne e venendo citato due volte nel bollettino di
la Sardegna e la Corsica, impegnato prima dal fuoco di unità