Page 204 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
P. 204
204 Uomini della marina 1861-1946
1866), direttore generale del Servizio militare (1866-1868), sia soprattutto nelle sedi periferiche. Nel tempo fu comandan-
comandante del 3° Dipartimento a Venezia (1870-1872). Pro- te delle Capitanerie di porto di Molfetta, Barletta, Sebenico,
mosso viceammiraglio nel 1873, quando in comando della Ancona, Livorno e Napoli. Nel 1919 fece parte della delega-
Squadra permanente con insegna sulla nave da battaglia Roma zione italiana incaricata presso la conferenza di Parigi di defi-
partecipò in agosto all’intervento internazionale a Cartagena nire gli aspetti marittimi e portuali applicativi dell’armistizio
(Spagna), assediata dagli insorti antigovernativi. Nel 1874 fu con l’Austria-Ungheria. Promosso maggiore nel 1919, tenente
nominato senatore del Regno e comandante in capo del Dipar- colonnello nel 1924 e colonnello nel 1927, da quell’anno e
timento militare marittimo di Napoli fino al 1875. Nel 1878 fu fino al 1939 fu destinato a Genova. Fu inviato negli Stati Uniti
chiamato a reggere il portafoglio della Marina nel Gabinetto per studiare l’organizzazione del porto di New York, al fine di
Cairoli che tenne dal 24 marzo al 24 ottobre. trarre esperienze per la nuova organizzazione del porto ligu-
Come ministro insistette per l’istituzione dell’Accademia re di Sanpierdarena allora in costruzione. Promosso nel 1937
Navale a Livorno, come già proposto dal ministro Benedetto maggior generale, fu destinato all’Ispettorato delle capitanerie
Brin (vds.) e come senatore prese sempre parte attiva ai lavori di porto; nell’ottobre 1939, benché prossimo ai limiti d’età,
del senato. accettò l’incarico di Commissario straordinario e comandante
Collocato a riposo nel 1879, morì il 18 novembre 1885 a del porto di Tripoli. Nel corso del secondo conflitto mondiale
Torre del Greco (Napoli). si prodigò, in condizioni difficili, a causa dei continui bombar-
damenti, per assicurare l’efficienza dei porti della Tripolitania,
esponendosi in prima persona, come testimonia la medaglia
DICIOTTI UBALDO d’argento al valore militare conferitagli per le numerose azioni
di soccorso alle unità in porto e in rada effettuate nel corso di
Maggiore generale del Corpo
delle capitanerie di porto, meda- bombardamenti aerei. Richiamato in Italia nel mese di marzo
1941 prestò servizio presso il Comando generale delle Capita-
glia d’argento al valore militare, nerie di porto fino al 22 dicembre 1941, data in cui fu collocato
croce al merito di guerra (due in ausiliaria.
concessioni), grande ufficiale Richiamato per esigenze belliche, fu destinato a Roma alla
dell’ordine della Corona d’Italia Direzione generale della Marina mercantile fino al 14 settem-
e dell’ordine dei santi Maurizio e bre 1943. Non aderendo alla R.S.I., terminò il servizio attivo
Lazzaro, commendatore dell’ordi- in quella data, rimanendo a Roma sino alla sua scomparsa, av-
ne coloniale della Stella d’Italia. venuta il 4 giugno 1963.
Nato a Lucca il 23 dicembre
A suo ricordo la Marina nel 2002 diede il suo nome al guar-
1878, dopo aver superato il bien- dacoste CP 902 della classe “900”, ceduta nel 2011 alla Re-
nio di matematica alla Scuola pubblica di Panama; nel 2013 col suo nome fu varato nei can-
Normale di Pisa, decise di entrare nel Corpo delle capitanerie tieri di Castellammare di Stabia un pattugliatore della Guardia
di porto, avendo superato il concorso nel 1901. costiera.
Nel corso della sua lunga carriera operò sia al ministero,
Il guardacoste CP 902 Ubaldo Diciotti, della Guardia Costiera, 2002. (Collezione Franco Prosperini)