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202 Uomini della marina 1861-1946
DENTICE di FRASSO sgomberata la piazza di Grado, riuscì a contendere il passo alle
ALFREDO avanguardie austriache, sfruttando la conoscenza di canali e
acquitrini della laguna veneta. Date le sue capacità e il valo-
Ammiraglio di divisione, uf-
ficiale dell’ordine militare di Sa- re, nel novembre del 1917 fu nominato comandante del reg-
gimento Marina, che si andava formando a Venezia anche col
voia, medaglia d’argento al valo- personale proveniente dalle difese di Monfalcone e di Grado e
re militare, medaglia d’argento col quale riuscì a tenere il tratto di fronte affidato nonostante
al valore di Marina, medaglia di ripetuti, violenti attacchi del nemico e che non venne mai tra-
bronzo al valore militare, grande volto. Per il valoroso comportamento in quelle giornate gli fu
ufficiale dell’ordine della Coro- assegnata la medaglia d’argento al valore militare. Nel dicem-
na d’Italia, cavaliere dell’ordine bre 1917, promosso capitano di vascello nuovamente per me-
dei santi Maurizio e Lazzaro. rito di guerra, rimase in linea al comando del reggimento fino
Nato a Napoli il 27 gennaio
1873, a tredici anni, nel 1886, al maggio del 1918; a riconoscimento del suo operato, fu no-
minato ufficiale dell’ordine militare di Savoia. Il 3 novembre
fu ammesso all’Accademia Na- del 1918 a bordo del cacciatorpediniere Audace entrava con
vale di Livorno, conseguendo la nomina a guardiamarina nel le prime truppe a Trieste, assumendo il comando della locale
1891. Da ufficiale subalterno ebbe numerosi imbarchi su unità difesa marittima. Nel marzo del 1919 chiese l’esonero dal ser-
di superficie; promosso tenente di vascello nel 1896, dopo al- vizio, venendo dopo breve tempo richiamato per far parte della
tro periodo di imbarco, partecipò nel 1900 a bordo dell’ariete Commissione interalleata del Danubio, venendone dispensato
torpediniere Fieramosca alla campagna dell’Estremo Oriente, nel marzo del 1920.
ricoprendo nel 1901 in Cina l’incarico di comandante del di- Nel 1924 fu promosso contrammiraglio nella riserva e l’an-
staccamento italiano di Shang-hai-kwan; alla fine della missio- no successivo, su proposta del ministro delle Comunicazioni,
ne fece ritorno in Italia col Fieramosca. fu nominato grande ufficiale dell’ordine della Corona d’Italia;
Dal 1905 al 1907 ebbe numerose destinazioni d’imbarco,
e successivamente ebbe il comando della torpediniera costiera qualche tempo prima era divenuto presidente della società di
navigazione del Lloyd Triestino e a partire dal 1929 presidente
125 S e quindi delle torpediniere d’alto mare Orione, Orfeo, della società di navigazione Cosulich.
Saffo; prese parte nel corso della guerra italo turca (1911- Nel 1936 fu promosso ammiraglio di divisione.
1912) alla conquista della Libia in comando delle torpediniere Il 10 febbraio 1940, imbarcato sul volo Brindisi-Roma,
d’alto mare Falco e Pellicano e del piroscafo requisito Verona. morì nello schianto al suolo dell’aereo a causa di cattive con-
Nel giugno del 1912 a domanda venne collocato nella ri-
serva, ma la sua assenza fu di breve durata: alla vigilia del- dizioni meteorologiche nei pressi di Ayello Calabro.
lo scoppio della prima guerra mondiale, nell’agosto del 1914
fu richiamato in servizio col grado di capitano di corvetta e DESSY (o DESSI) GIOVANNI
preposto al comando della difesa marittima di Porto Corsini,
durante il quale meritò per abilità e perizia marinaresca la me- Contrammiraglio (t.o.), medaglia d’argento al valore mi-
daglia d’argento al valore di Marina per aver salvato con un litare (tre concessioni), croce di guerra al valore militare (tre
rimorchiatore l’equipaggio di un veliero affondato per il mare concessioni), croce al merito di guerra (tre concessioni), cava-
grosso che imperversava nella zona. All’inizio delle ostilità liere dell’ordine della Corona d’Italia. Partigiano combattente.
del primo conflitto mondiale, il 24 maggio 1915, le batterie Nato a Oristano il 24 giugno 1904, fu ammesso all’Accade-
della difesa, benché colte di sorpresa, rintuzzarono col fuoco mia Navale di Livorno nel 1919 e fu nominato guardiamarina
il tentativo di una formazione navale austriaca di bombarda- nel 1925. Dopo numerosi imbarchi su unità di superficie, da te-
re la località, costringendola al ritiro. Dopo questa esperien- nente di vascello negli anni 1936-1937 ebbe il comando delle
za fu destinato alla difesa marittima di Monfalcone, da poco torpediniere Andromeda e Canopo, con le quali partecipò nel
conquistata agli austriaci, che organizzò al meglio dei mezzi 1937 alle operazioni militari in Spagna. Capitano di corvetta
disponibili; successivamente, febbraio 1916, fu trasferito a nel 1938, in comando del cacciatorpediniere Zeffiro fu colto
Grado con lo stesso incarico, che affrontò con la consueta pe- dalla dichiarazione di guerra del 10 giugno 1940 partecipando
rizia e dinamismo: partecipò su base volontaria a incursioni alle prime azioni belliche, per le quali meritò due medaglie
e a ricognizioni sul territorio nemico sia con M.A.S. sia con d’argento al valore militare. Ebbe quindi il comando del cac-
aerei, eseguendo anche voli notturni, per uno dei quali meritò ciatorpediniere Euro e della torpediniera Sirio. Nel 1941 im-
dal comando della III Armata la medaglia di bronzo al valore barcò sulla nave da battaglia Vittorio Veneto come comandante
militare. Data da questo periodo la sua grande amicizia con in 3 fino all’agosto del 1943 quando, capitano di fregata, fu
a
il tenente di vascello Luigi Rizzo (vds.) al quale, buon cono- destinato alla Spezia, comandante responsabile degli incrocia-
scitore di uomini, affidò il comando della locale squadriglia tori Gorizia e Bolzano ai lavori in arsenale.
M.A.S. con cui darà gloria alla Marina. Promosso capitano di All’armistizio dell’8 settembre 1943, dopo l’occupazione
fregata per merito di guerra nel 1916, quale riconoscimento del dell’arsenale da parte delle forze germaniche, lasciò La Spezia
difficile lavoro svolto per la difesa marittima di Monfalcone e per Milano, portando con sé la bandiera del Gorizia e metten-
Grado, fu nominato cavaliere dell’ordine militare di Savoia. dosi in contatto con il colonnello del Corpo delle armi navali
Durante il ripiegamento conseguente alla ritirata di Caporetto, Giuseppe Rizzani, esponente del servizio informazioni clan-