Page 240 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
P. 240
240 Uomini della marina 1861-1946
1860-1861 imbarcato sulla pirofregata Carlo Alberto, me-
ritando una prima medaglia d’argento per il comportamento
tenuto nei fatti d’arme di Ancona e una seconda per essersi
distinto nell’assedio di Gaeta. Partecipò alla campagna nava-
le in Adriatico del 1866 contro l’Austria imbarcato sull’ariete
torpediniere Affondatore; da capitano di fregata ebbe il coman-
do della pirofregata Maria Adelaide (1874-1876) e dell’avvi-
so Staffetta (1877-1879), con il quale effettuò la campagna
nell’America Meridionale. Nel 1880 in comando della corvet-
ta a ruote Ettore Fieramosca fu inviato in Mar Rosso ad Assab,
dove era in corso l’acquisizione della località; l’anno seguen-
te assegnò alla spedizione geografico-dilomatica di Giuseppe
Maria Giulietti diretta alla regione del Tigrè, una scorta di die-
ci marinai al comando del sottotenente di vascello Giuseppe
Biglieri (vds.), che il 25 maggio 1881 fu trucidata a Beilul in
un’imboscata tesa da armati del locale sultano.
Da capitano di vascello comandò le corazzate Dandolo e
Roma e prese parte alla campagna d’Africa del 1884-1885 in
comando delle pirofregate corazzate Venezia e San Martino.
Promosso contrammiraglio nel 1889, fu Direttore generale
del personale e del servizio militare. Viceammiraglio nel 1895,
ebbe l’incarico di comandante in capo, in successione dei Di-
partimenti militari marittimi di Taranto, di Venezia e di Spezia.
Il 2 aprile 1900 fu nominato Capo di stato maggiore della Ma-
rina, carica che tenne fino al 30 giugno 1902, quando riassunse
il comando del Dipartimento di Spezia e poi di quello di Vene-
zia. Tra le sue cariche da ricordare quella di ufficiale di ordi-
nanza di S.A.R. il duca di Monferrato (1862-1866) e quella di
aiutante generale del re Umberto I (1892-1896).
Nel 1904 fu nominato senatore del Regno. Il tenente di vascello Fulvi (a sinistra) con il tenente di vascello
Collocato nella riserva navale nel 1906, morì a Roma il 7 Tullio Raccanelli, capi squadriglia motozattere, fotografati sulla
MZ 733 in sosta a Brindisi. Luglio 1942.
aprile 1911. (Collezione Erminio Bagnasco)
FULVI LUIGI
te dell’unità con perizia e abilità da meritare nel corso di un
Ammiraglio di squadra (t.o.), medaglia di bronzo al valore attacco notturno in superficie contro una formazione navale
militare (quattro concessioni, di cui tre sul campo), croce al britannica – che portò all’affondamento dell’incrociatore Bo-
merito di guerra (tre concessioni), cavaliere della Corona d’I- naventure – la medaglia di bronzo al valore militare sul campo.
talia, ufficiale dell’ordine della Repubblica Italiana. Dopo brevi periodi di servizio a bordo e a terra, fu nel 1942 po-
Nato a Perugia il 1° marzo 1912, dopo aver conseguito il sto al comando di una flottiglia di motozattere impegnate nel
diploma di capitano di lungo corso presso l’istituto nautico di duro compito di rifornimento dell’armata italo tedesca in Afri-
Livorno nel 1932, l’anno successivo, in adempimento agli ob- ca settentrionale. Nel settembre, prese parte a Tobruch a opera-
blighi del servizio di leva, fu ammesso alla frequenza del corso zioni di contrasto all’azione di commandos britannici, venendo
ufficiali di complemento presso l’Accademia Navale, conse- insignito della seconda medaglia di bronzo. Successivamente,
guendo al termine il grado di guardiamarina. Dopo imbarchi al comando di un reparto del battaglione “San Marco” operan-
su varie unità leggere, sulla torpediniera Giacinto Carini prese te nella stessa località, partecipò alle attività di guerra terrestre,
parte alle operazioni militari in Africa Orientale. Successiva- meritando un’ulteriore medaglia di bronzo. Nel 1943, ufficia-
mente, destinato a Pola, ebbe il comando di una compagnia del le in 2 del cacciatorpediniere Vincenzo Gioberti, durante una
a
battaglione “San Marco” e nel 1939, nel grado di sottotenente missione di scorta a unità navali durante la quale la sua unità
di vascello, ottenne il passaggio nel servizio permanente ef- fu affondata da sommergibile nemico, meritò la terza medaglia
fettivo. di bronzo per l’opera meritoria svolta a favore dei feriti e dei
L’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mon- pericolanti.
diale (10 giugno 1940) lo colse a Livorno in servizio presso L’armistizio dell’8 settembre 1943 lo colse in territorio oc-
l’Accademia Navale quale ufficiale addetto ai corsi di comple- cupato dalle forze germaniche, con le quali non svolse attività
mento. Tenente di vascello nel 1941, imbarcato sul sommergi- collaborativa. Alla liberazione di Roma (4 giugno 1944) fu de-
bile Ambra nell’incarico di ufficiale in 2 , prese parte a quattro stinato al reggimento “San Marco” con il quale, prima come
a
missioni di guerra in Mediterraneo, coadiuvando il comandan- aiutante maggiore e poi come comandante del battaglione “Ca-