Page 245 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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Vivaldi e della 14 Squadriglia, comando che tenne fino al 7
gennaio 1942, quando fu destinato in Africa settentrionale qua-
le capo di stato maggiore del comando superiore Regia Marina
e poi comandante di Marina Tobruch. Passò successivamente
un breve periodo a disposizione del comando delle Forze na-
a
vali da battaglia, e riassunse il comando della 14 Squadriglia
dal 1° febbraio all’11 agosto 1943. Conseguita la promozione
a contrammiraglio, gli fu assegnato il comando del Gruppo in-
crociatori leggeri a Taranto, che tenne dal 12 agosto fino all’ar-
mistizio dell’8 settembre 1943. Nei lunghi anni di comando di
unità e di squadriglia in guerra effettuò circa sessanta missioni
di scorta convogli, alcuni dei quali particolarmente importanti, Nave coloniale Lepanto
affrontando ogni sorta di insidie subacquee, scontri di superfi-
cie e accaniti attacchi aerei, superando il contrasto avversario Oriente. Fu nominato addetto navale a Nanchino (Cina) il 1°
con coraggio e determinazione, infliggendo perdite al nemico ottobre 1941, incarico che tenne sino agli avvenimenti dell’ar-
tra cui, il 1° agosto del 1940, l’affondamento del sommergibile mistizio dell’8 settembre 1943, avendo conseguito la promo-
britannico Oswald per speronamento. La sua valorosa attività zione a capitano di vascello il 15 maggio 1942. Il giorno 9
settembre 1943, trovandosi a Shanghai in temporanea sosti-
fu premiata con tre medaglie d’argento, due di bronzo, una tuzione del comandante superiore navale in Estremo Oriente,
croce di guerra al valore militare, tutte sul campo, e dal gover- capitano di vascello Giuseppe Prelli (vds.), pervenutagli la no-
no germanico ricevette la croce di ferro di 2 classe. Fu decora- tizia dell’armistizio non esitò, pur conscio delle rappresaglie
a
to inoltre della croce di cavaliere dell’ordine militare d’Italia. giapponesi, a ordinare l’affondamento delle navi presenti nelle
All’armistizio dell’8 settembre 1943, comandante del
Gruppo incrociatori leggeri, non ebbe animo di portare le pro- acque sino-giapponesi e che non potevano, in ottemperanza
alle clausole d’armistizio, raggiungere i porti alleati: il Lepan-
prie navi a Malta e chiese di essere sollevato dal comando, ri- to (comandante, capitano di corvetta Giuseppe Morante, vds.)
tenendo quel compito troppo amaro. La sua richiesta fu accolta l’Ermanno Carlotto (comandante, tenente di vascello Rober-
e fu sbarcato. In considerazione del suo passato di guerra non to de Leonardis) e il transatlantico Conte Verde (comandante,
ebbe sanzioni e gli fu assegnato il comando di Marina Napoli capitano di corvetta Ugo Chinca, vds.) si autoaffondarono a
per breve periodo. Fu quindi destinato al ministero con inca- Shangai e il Calitea (comandante, capitano di corvetta Pasqua-
richi speciali. le Mazzella) a Kobe. Sottoposto a corte marziale insieme ai
Lasciò il servizio nel 1946, conseguendo la promozione ad comandanti e a tutto il personale, sfuggì insieme agli altri alla
ammiraglio di divisione nel 1947. pena di morte solo perché il difensore giapponese convinse la
Morì a Roma il 15 ottobre 1971. corte che gli italiani si erano comportati da veri soldati ottem-
perando agli ordini del loro governo. Fu quindi imprigionato
in un durissimo carcere e poi internato in un altrettanto duro
GALLETTI GIORGIO campo di prigionia, dal quale fu liberato dagli americani il 30
Contrammiraglio, croce di agosto 1945, che lo trattennero nelle Filippine fino al 13 mag-
guerra al valore militare, ufficiale gio 1947. Per il suo fiero comportamento e sprezzo del perico-
dell’ordine della Corona d’Italia e lo all’atto e dopo l’armistizio gli fu concessa la croce di guerra
dell’ordine della Stella d’Italia. al valore militare.
Nato a Roma il 6 agosto 1901, Lasciò il servizio per rinuncia all’avanzamento il 1° febbra-
fu ammesso all’Accademia Na- io 1948 e fu promosso contrammiraglio in ausiliaria nel 1956.
vale di Livorno nel 1914, conse- Emigrato in Indocina e poi in Tailandia, morì a Bangkok il
guendo la nomina a guardiamari- 1° febbraio 1983.
na nel 1919. Partecipò alla prima
guerra mondiale, ancora allievo,
nell’estate del 1915 e del 1916 GALLETTI RAUL
sulla nave scuola Flavio Gioia e Ammiraglio di squadra (t.o.),
da sottotenente di vascello alla campagna d’Africa (Somalia) medaglia d’argento al valore mili-
del 1921-1922, comandante delle cannoniere Maggiore Toselli tare (tre concessioni), medaglia di
e Generale Arimondi. bronzo al valore militare (tre con-
Da capitano di corvetta fu comandante di Marina Mogadi- cessioni di cui una sul campo),
scio (1933-1935), del cacciatorpediniere Strale (1935-1936) e, ufficiale dell’ordine della Corona
da capitano di fregata, del battaglione italiano in Cina (1936- d’Italia. Sommergibilista.
1937). Rimpatriato, fu destinato al reparto informazioni dello Nato il 27 dicembre 1907 a
stato maggiore Marina e, nel dicembre 1939, fu inviato nuova- Buenos Ayres (Argentina), entrò
mente in Cina quale comandante della nave coloniale Lepanto, nel gennaio 1928 all’Accademia
colà di stazione, e comandante superiore navale in Estremo Navale di Livorno per la frequen-