Page 248 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               raneo fino al 1957. Rimpatriato, dopo una breve parentesi allo
               stato maggiore della Marina, assunse l’importante incarico di
               capo servizio GN della squadra navale (1958-1959) e poi quel-
               lo di vicedirettore dei servizi generali dell’arsenale di Taranto.
               Colonnello nel 1961, fu nuovamente a Roma quale capo uffi-
               cio di collegamento con il Consiglio nazionale delle ricerche,
               quindi direttore dei servizi generali dell’arsenale di Taranto e
               infine destinato al Comitato progetti navi. Nel 1968 approdò
               all’Ufficio Storico, divenendone direttore nel 1973 nel grado
               di maggior generale del genio navale. Nel 1974 lasciò il servi-
               zio per limiti d’età, conseguendo la promozione ad ammiraglio
               ispettore, e quindi in ausiliaria ad ammiraglio ispettore capo a
               titolo onorifico.
                  Egli  continuò  nel  tempo  la  collaborazione  con  l’Ufficio
               Storico, la Rivista Marittima, iniziata nel 1956, e con le mag-  Il tenente di vascello Gamaleri in plancia al comando della
               giori riviste militari, estrinsecatasi nel corso degli anni in una   torpediniera Monzambano nel corso di una missione di scorta
               lunghissima serie di articoli e con un rilevante numero di im-    convoglio. (G.c. ing. Antonello Gamaleri)
               portanti e impegnativi volumi pubblicati dall’Ufficio Storico e
               da prestigiosi editori nazionali. Tra questi meritano di essere   barchi nel 1923, guardiamarina, fu rinviato dalle armi venen-
               ricordati per i tipi di Mondadori: Guida alle corazzate dalle   do richiamato in servizio nel 1927, anno in cui fu promosso
               origini ad oggi, del 1978, Guida agli incrociatori dalle origini   sottotenente di vascello di complemento e destinato a Venezia
               ad oggi, del 1980, Guida ai sommergibili dalle origini ad oggi,   al comando di MAS della locale flottiglia. Dopo un secondo
               del 1982, Guida alle navi d’Italia, dello stesso anno, La porta-  periodo di congedo (1929-1930), richiamato in servizio, negli
               erei, del 1979, che ebbe nel 1981 edizioni in giapponese e fran-  anni fra il 1932 e il 1938, avendo conseguito nel 1937 la pro-
               cese, Enciclopedia delle navi da guerra, del 1983, con edizio-  mozione a tenente di vascello di complemento, fu destinato a
               ne francese e statunitense e che fu classificata dal prestigioso   bordo quale ufficiale in 2 di torpediniere, tra queste il Perseo,
                                                                                            a
               United States Naval Proceedings Book of the Year e altri. Per   su cui prese parte a missioni nell’ambito delle operazioni mi-
               l’Ufficio Storico della Marina Militare scrisse: L’Accademia   litari in Spagna. Fu dal 1938 in comando delle torpediniere
               Navale 1881-1981, Lo schnorkel italiano, del 1986, Le scuole   Nicola Fabrizi, Giovanni Acerbi, Vincenzo Giordano Orsini
               sottufficiali della Marina Militare, del 1996, Le uniformi della   – queste ultime due dislocate in Mar Rosso – Giacinto Ca-
               Marina Militare, in due volumi, del 1999, Storie di una Ma-  rini, sulla quale fu colto dall’entrata in guerra dell’Italia nel
               rina che non c’è più, in due volumi, del 2003, la Forza Aerea   secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940) e Monzambano,
               della Regia Marina, del 2010. Numerosi gli scritti a carattere   disimpegnando onerosi servizi di scorta a convogli – oltre 200
               storico, tecnico e professionale per la Rivista Marittima, che   missioni – per l’Albania, la Grecia, l’Egeo e l’Africa setten-
               li pubblicò sia in forma di articoli sia di supplementi e, per il   trionale. Nel corso di tali missioni affrontò duro contrasto ae-
               Bollettino d’Archivio dell’Ufficio Storico della Marina Milita-  reonavale e subacqueo nemico, mettendo in luce ardimento,
               re sin dalla sua fondazione nel 1987.                   determinazione, perizia marinaresca e professionalità. Fu in-
                  Il capo di stato maggiore della Marina nel 1981 lo nominò   signito di cinque medaglie di bronzo al valore militare e della
               consulente della Marina per la storiografia, e dal 1981 al 2005   croce di ferro di 2 classe da parte del comando delle forze
                                                                                       a
               fu membro della consulta della Commissione italiana di storia   germaniche, fu trasferito per merito di guerra nel servizio per-
               militare, organismo di nomina del ministro della Difesa. Nel   manente effettivo ed ebbe citazione in un bollettino di guerra.
               1996 è stato insignito del premio “Una vita dedicata al mare”   L’armistizio  dell’8  settembre  1943  lo  colse  in  comando
               dall’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano.        della cannoniera Aurora, dislocata a Zara, con la quale, con
                  Morì a Roma il 16 ottobre 2010.                      l’intendimento di raggiungere un porto del sud Italia secondo
                                                                       le disposizioni armistiziali, riuscì a forzare il blocco posto in
                                                                       essere dalle forze germaniche, azione per la quale meritò la me-
               GAMALERI ATTILIO                                        daglia d’argento al valore militare. Nel corso della navigazione
                                                                       fu attaccato da due motosiluranti germaniche che affondaro-
                  Contrammiraglio (t.o.), medaglia d’argento al valore mili-
               tare, medaglia di bronzo al valore militare (cinque concessioni   no la sua unità. Preso prigioniero, fu deportato in Germania e
               di cui quattro sul campo), croce al merito di guerra, cavaliere   quindi in Polonia, e dopo due anni di dura prigionia, affrontata
               dell’ordine della Corona d’Italia e dell’ordine della Repubbli-  con dignità e ferma sopportazione rifiutando collaborazione e
               ca Italiana.                                            lavoro, fu liberato nel 1945 dalle truppe britanniche.
                  Nato ad Castelferro (Alessandria) il 7 dicembre 1902, dopo   Nel 1946 fu promosso capitano di corvetta, espletando im-
               essersi diplomato capitano di lungo corso presso l’Istituto nau-  barco su unità impegnate in compiti di dragaggio, e nel 1949
               tico di Camogli, nel 1922 fu ammesso all’Accademia Navale   capitano di fregata; fu congedato dalle armi a fine anno e nel
               di Livorno quale allievo guardiamarina di complemento per   1957 trasferito in ausiliaria. Promosso capitano di vascello nel
               assolvere agli obblighi del servizio di leva. Dopo brevi im-  1962 e contrammiraglio a titolo onorifico nel 1992.
                                                                          Morì a Genova il 3 settembre 1993.
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