Page 253 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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Dizionario Biografico 253
GASPARRINI LUIGI
Ammiraglio di squadra, medaglia d’ar-
gento al valore di Marina, medaglia di
bronzo al valore militare (due concessioni
sul campo), croce di guerra al valore mili-
tare (cinque concessioni), croce al merito di
guerra (due concessioni), ufficiale dell’ordi-
ne della Corona d’Italia, cavaliere dell’ordi-
ne dei santi Maurizio e Lazzaro, grande uf-
ficiale dell’ordine della Repubblica Italiana.
Nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 31 mar-
zo 1902, fu ammesso all’Accademia Navale
di Livorno nel 1915, conseguendo la nomi-
na a guardiamarina nel 1921. Ancora allie-
vo, prese parte al primo conflitto mondiale
(1915-1918), imbarcato sulle navi scuola
nel corso delle campagne estive, e quindi
ebbe imbarchi su navi prevalentemente sot-
tili. Tenente di vascello nel 1926, conseguita
la specializzazione nel servizio armi, dopo
imbarchi su sommergibili (1926-1930), fu
primo direttore del tiro dell’incrociatore Al- L’ammiraglio Gasparrini, comandante militare marittimo
berto di Giussano (1930-1933) e quindi comandante di torpe- autonomo in Sicilia, restituisce la visita a bordo dell’incrociatore
diniere e sommergibili (1933-1936). scuola Raimondo Montecuccoli. Messina 4 ottobre 1961.
Capitano di corvetta nel 1935, continuò gli imbarchi in
comando di sommergibili fino al 1939, assumendo anche
il comando della squadriglia: tra gli altri si ricordano l’H 8,
il Diamante, con il quale prese parte alle operazioni milita- GATTONI SALVATORE
ri in Spagna, il Malachite e l’Atropo. Promosso capitano di Tenente di vascello, medaglia
fregata nel 1939, passò sull’incrociatore Gorizia, ove fu colto d’oro al valore militare alla me-
dall’entrata in guerra dell’Italia (10 giugno 1940). Rimase su moria, croce di guerra al valore
tale unità fino al 15 giugno 1941, quando assunse il comando militare (due concessioni). Osser-
del 7° Gruppo sommergibili con sede a Cagliari, passando in vatore d’aereo.
comando del cacciatorpediniere Grecale un anno dopo. La sua Nato a Venezia il 14 luglio
attività in guerra fu sempre improntata a sereno ardimento e 1916, fu ammesso all’Accade-
spirito combattivo, come testimoniano le numerose decorazio- mia Navale di Livorno nel 1935,
ni al valore militare sopra riportate. conseguendo nel 1938 la nomi-
L’armistizio dell’8 settembre 1943 lo colse in comando di na a guardiamarina, imbarcando
Marina Salerno, assunto solo tre giorni prima; nei giorni dello sull’incrociatore Bolzano dislocato in Estremo Oriente. Sotto-
sbarco alleato fronteggiò per quanto possibile la precaria situa- tenente di vascello l’anno successivo, fu trasferito sull’incro-
zione della difesa, ritirandosi poi a Napoli, dove il successivo ciatore Bartolomeo Colleoni, anch’esso dislocato in Estremo
10 ottobre assunse l’incarico di comandante in 2 del comando Oriente e diretto in Italia. Rimpatriato fu trasferito sulla torpe-
a
Marina. diniera Cassiopea e quindi sull’Altair, dove lo colse l’entrata
Capitano di vascello nel 1946, ebbe una destinazione allo in guerra nel secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940), con
stato maggiore della Marina, quindi fu a Taranto comandante la quale partecipò alle prime missioni belliche.
del Gruppo dragaggio (1949-1950) e comandante della squa- Promosso tenente di vascello nell’ottobre 1941, l’anno suc-
driglia cacciatorpediniere (1950-1951). Capo di stato maggio- cessivo partecipò a Orbetello al corso di osservazione aerea, al
re del comando Dipartimento militare marittimo della Spezia cui termine raggiunse a Elmas (Cagliari) la 287 Squadriglia
a
dal 1951 al 1953, poi comandante in 2 dell’Accademia Navale idrovolanti da ricognizione strategica. Nel corso della battaglia
a
di Livorno dal 1953 al 1955, anno in cui fu promosso contram- aeronavale del 12 agosto 1942 nel Canale di Sicilia, durante un
miraglio. Dopo una destinazione allo stato maggiore, ove fu volo di ricognizione fu costretto al combattimento con velivoli
promosso nel 1958 ammiraglio di divisione, l’anno successi- da caccia avversari, abbattendone due, finché, gravemente fe-
vo assunse il comando delle forze del dragaggio. Terminò la rito, precipitò con l’aereo in mare. Riuscito con le ultime forze
carriera come comandante militare marittimo autonomo della a porre sul battellino i componenti dell’equipaggio feriti, con
Sicilia (1960-1962). loro fu portato in salvo dopo tre giorni.
Collocato in ausiliaria nel 1963, morì a Roma l’11 gennaio Rimessosi dalle ferite e ripreso il servizio, effettuò altre
1990.
missioni di guerra fino a che il 23 aprile 1943, quando, nel