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252 Uomini della marina 1861-1946
GAROFALO FRANCO GASPARRI LORENZO
Ammiraglio di divisione, me- Ammiraglio di divisione, me-
daglia di bronzo al valore mili- daglia d’oro al valore militare alla
tare, grande ufficiale dell’ordine memoria, medaglia d’argento al
della Corona d’Italia, cavaliere valore militare (due concessioni
dell’ordine dei santi Maurizio e di cui una sul campo), commen-
Lazzaro. Storico. Scrittore. datore dell’ordine della Corona
Nato a Roma il 9 giugno d’Italia, ufficiale dell’ordine dei
1898, fu ammesso all’Accade- santi Maurizio e Lazzaro, cava-
mia Navale di Livorno nel 1912, liere dell’ordine coloniale della
conseguendo la nomina a guar- Stella d’Italia.
diamarina nel 1916. Ancora al- Nato a Napoli il 25 aprile
lievo, prese parte alla guerra italo 1894, fu ammesso all’Accademia
turca e quindi alla prima guerra Navale di Livorno nel 1912 e no-
mondiale, imbarcato sulla nave da battaglia Giulio Cesare e minato guardiamarina nel 1914. Durante la prima guerra mon-
sull’incrociatore corazzato San Marco. Tenente di vascello nel diale ebbe imbarchi sulle navi da battaglia Vittorio Emanuele
1919, assolse il comando navale su torpediniere nel biennio e Roma, sull’esploratore Libia e sull’incrociatore corazzato
1926-1928, imbarcando poi sugli esploratori Tigre e Leone. San Giorgio, partecipando anche alle occupazioni adriatiche.
Promosso capitano di corvetta nel 1928 e capitano di fre- Sull’ultima unità, conseguita la promozione a tenente di va-
gata nel 1933, fu in comando di cacciatorpediniere nel perio- scello e nell’incarico di primo direttore del tiro, si distinse nel
do 1929-1932, quindi al ministero presso l’ufficio del capo di bombardamento di Durazzo (Albania) del 2 ottobre 1918, me-
stato maggiore e poi alla direzione generale del personale. Nel ritando la medaglia d’argento al valore militare.
1936 ritornò a bordo quale sottocapo di stato maggiore della Da capitano di corvetta nel 1926 imbarcò come comandan-
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1 Divisione navale e quindi in comando di squadriglia di cac- te in 2 sull’esploratore Libia, destinato in Estremo Oriente, e
ciatorpediniere. Insegnante all’Istituto di guerra marittima per quindi ebbe l’incarico di comandante del battaglione italiano
un anno, di nuovo a bordo da capitano di vascello, nel periodo in Cina per il periodo maggio 1927-maggio 1928. Da capitano
settembre 1938-gennaio 1941 in comando della squadriglia di fregata ebbe il comando dei cacciatorpediniere Francesco
cacciatorpediniere classe “Maestrale”. In guerra dal 10 giugno Nullo e Turbine (1928-1929) e nel 1935-1936 partecipò alla
1940, prese parte a numerose missioni di scorta in acque for- campagna dell’Africa orientale in comando dell’incrociato-
temente insidiate, venendo insignito di medaglia di bronzo al re Taranto. Dopo un periodo passato al comando Marina di
valore militare. Assab (Eritrea), promosso capitano di vascello, rimpatriò e
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Fu quindi destinato all’Accademia Navale quale coman- assunse il comando della 1 Squadriglia cacciatorpediniere
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dante in 2 fino all’agosto 1943, quando assunse il comando (1937-1938) e quindi, dal giugno 1938 al gennaio 1940, fu in
del gruppo cacciatorpediniere di squadra. All’armistizio dell’8 comando della nave da battaglia Conte di Cavour, ammiraglia
settembre 1943, a bordo della corazzata Italia in quanto l’in- della 1 Squadra navale.
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crociatore Attilio Regolo – sua nave di bandiera – era in ritar- Alla dichiarazione di guerra dell’Italia (10 giugno 1940),
do nell’approntamento, mosse sulla notte del 9 alla volta del- ricopriva l’incarico di capo servizio artiglieria dell’Ispettora-
la Maddalena con le Forze navali da battaglia. Seguì la sorte to delle armi e degli armamenti navali, che conservò anche
della corazzata fino a Malta, rimpatriando su altra unità nel con la promozione a contrammiraglio, conseguita nel luglio
gennaio 1944. 1941. Nominato comandante del Gruppo cacciatorpediniere
Promosso contrammiraglio, assunse l’incarico di capo uf- della Squadra navale, si distinse in numerose missioni di scor-
ficio stampa presso il Gabinetto del ministro della Marina e la ta convogli e difesa ravvicinata alle unità navali, meritando la
direzione del periodico Buona Guardia, diffuso tra gli equi- seconda medaglia d’argento.
paggi delle navi. Il 3 gennaio 1943 conseguì la promozione ad ammiraglio
Dal 5 maggio al 10 giugno 1946 fu aiutante di campo gene- di divisione e il 28 marzo, in porto a Napoli, essendosi svi-
rale del re Umberto II. Lasciò il servizio a domanda nel 1947. luppato un violentissimo incendio a bordo di una motonave
Promosso ammiraglio di divisione nel 1954, morì a Roma il carica di munizioni, ravvisando una minaccia alle unità da lui
10 aprile 1970. dipendenti, si recò sul posto e assunse d’iniziativa la direzione
Uomo dai molti interessi culturali e storici, lasciò numero- dell’opera di sgombro dei natanti e delle bettoline cariche di
se opere, tra le quali si ricordano: con Angiolo Ginocchietti, munizioni; nel corso di tale opera si avvicinò pericolosamente
Nozioni di Storia Navale (tre volumi), Bologna, editore Lici- alla motonave in fiamme, quando fu coinvolto nell’esplosione
nio Cappelli, 1934-1935; “Le guerre anglo olandesi”, Rivista della nave che gli tolse la vita.
Marittima, 1935; Da Nelson a Togo, Milano, editore La Prora, La medaglia d’oro al valore militare alla memoria coronò
1939; Pennello Nero, Roma, edizioni Della Bussola, 1945. il suo sacrificio.