Page 308 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               Kenia non poté essere organizzato né allora né successivamen-
               te per cui egli, dopo aver percorso la costa del Benadir, nell’ot-
               tobre 1893 rientrò in Italia.
                  Effettuò un’altra missione in Africa, a disposizione del mi-
               nistero degli Affari esteri nel 1894-1895, e quindi fu inviato
               per due anni presso l’Ambasciata d’Italia a Londra. Rimpatria-
               to nel 1897 e promosso capitano di corvetta nel 1998, ebbe im-
               barco sulla nave reale Savoia, sulla nave coloniale Eridano e il
               comando di torpediniere. Fu nuovamente inviato in Africa, nel
               Somaliland, negli anni 1902-1903, capitano di fregata, quale
               addetto al Quartier generale britannico del Corpo di spedizione
               contro il Mad Mullah.
                  Promosso  capitano  di  vascello  nel  1907,  fu  comandante
               della Difesa marittima di Taranto, dell’incrociatore corazza-
               to  Giuseppe  Garibaldi  (1909-1910)  e  della  corazzata  Roma
               (1911-1912).
                  Lasciò il servizio a domanda nel 1912.
                  Deceduto a Friburgo (Svizzera) il 25 luglio 1916. Persona-  Il comandante Lovatelli con il principe Umberto a Brindisi,
               lità di rilievo nella politica coloniale del tempo.                        novembre 1943.

                                                                       ammiraglio Raffaele de Courten (vds.), in quel delicato pri-
               LOVATELLI GUSTAVO                                       mo periodo post-armistiziale, di acquisire molti orientamenti
                                                                       e molte decisioni degli alleati. Nel mese di ottobre 1944 lasciò
                  Capitano  di  fregata,  medaglia                     la destinazione, imbarcando sull’incrociatore Luigi Cadorna,
               di bronzo al valore militare (quat-                     come comandante in 2 .
                                                                                          a
               tro concessioni, di cui tre sul cam-                       Lasciò il servizio a domanda nel febbraio 1947. Promosso
               po), croce al merito di guerra (due                     capitano di fregata in ausiliaria nel 1953.
               concessioni),  cavaliere  ufficiale
               dell’ordine  della  Corona  d’Italia.
               Sommergibilista.                                        LOVERA DI MARIA
                  Nato a Venezia il 15 settembre                       GIUSEPPE
               1908,  fu  ammesso  all’Accademia
               Navale di Livorno nel 1924, conse-                         Viceammiraglio,    medaglia
               guendo la nomina a guardiamarina                        d’argento al valore militare  (due
               nel 1929. Tenente di vascello, prese                    concessioni),  cavaliere  dell’ordine
               parte alla guerra in Africa Orientale nel 1935-1936, imbarcato   militare di Savoia, grande ufficiale
               sull’esploratore Quarto, e alle operazioni militari in Spagna   dell’ordine della Corona d’Italia e
               negli anni 1936-1938, dapprima sull’incrociatore Bartolomeo   dei santi Maurizio e Lazzaro.
                                           a
               Colleoni e poi quale ufficiale in 2 sui sommergibili Archimede   Nato  a  Nizza  Marittima  il  19
               e Vettor Pisani. Comandante del sommergibile Onice dall’en-  novembre  1836,  fu  ammesso  alla
               trata  dell’Italia  nel  secondo  conflitto  mondiale  (10  giugno   Scuola  di  Marina  di  Genova  nel
               1940) fino all’ottobre 1942, e poi di torpediniere, dimostrò in   1848, conseguendo la nomina a guardiamarina nel 1853. Par-
               molte azioni grande ardimento e spirito aggressivo, meritando   tecipò  alla  campagna  di  guerra  di  Crimea  degli  anni  1855-
               quattro medaglie di bronzo al valore militare. Promosso capi-  1856, imbarcato sulla corvetta di 1° rango a elica Euridice,
               tano di corvetta fin dal 1941, all’armistizio dell’8 settembre   e da luogotenente di vascello alla campagna del 1859-1860
               1943 da Pola, destinato da circa un mese alla locale Scuola   contro l’Austria, meritando due medaglie d’argento al valore
               sommergibili, raggiunse Brindisi. Per la perfetta conoscenza   militare, di cui una per aver preso parte, dopo essersi arruo-
               della lingua inglese gli fu subito conferito l’incarico di ufficia-  lato per breve tempo nella Marina garibaldina, all’azione del
               le di collegamento all’Alto Comando della Marina (Superma-  Tukery contro il pirovascello Monarca, della Marina borboni-
               rina), con la missione alleata di controllo, anche se il provve-  ca, all’ancora a Castellammare, e l’altra per l’intelligenza e il
               dimento formale ebbe decorrenza solo dal 18 settembre. In tale   valore con cui si distinse nei fatti d’arme di Ancona sulla pi-
               veste, fino alla fine di dicembre 1943, partecipò, come inter-  rofregata Vittorio Emanuele. Fu insignito inoltre della croce di
               prete a molte riunioni degli alti esponenti anglo-americani con   cavaliere dell’ordine militare di Savoia per essersi distinto nel
               i capi militari e politici nazionali. La sicura padronanza della   blocco e assedio di Gaeta. Partecipò anche alla campagna del
               lingua inglese, il tratto signorile, l’acuto spirito di osservazio-  1866 e alle campagne d’Africa. Fu poi docente di arte militare
               ne fecero sì che in breve tempo egli conquistasse la piena fidu-  marittima alla Scuola superiore di guerra di Torino e direttore
               cia del generale britannico Mac Farlane, capo della missione   di artiglieria presso il 1° Dipartimento marittimo (Spezia), ri-
               alleata di controllo, e del suo stato maggiore. Le sue relazio-  cevendo encomi dal ministero, in particolare per aver condotto
               ni, di grande interesse, consentirono al ministro della Marina,   a buon fine la realizzazione presso le dipendenti officine di
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