Page 303 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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mandante dell’avviso Marcantonio Colonna, compì un’impor-
tante missione idrografica sul litorale di Massaua, intervenendo
poi sulla costa dell’Arabia a protezione di nostri connazionali.
Partecipò alla guerra italo turca del 1911-1912, da capitano di
fregata, in comando dell’ariete torpediniere Puglia, meritando,
per l’attività bellica in Mar Rosso che conseguì l’affondamen-
to di una cannoniera turca e provocò il disarmo di altre tre, la
croce di cavaliere dell’ordine militare di Savoia. All’entrata
in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale (24 maggio
1915), capitano di vascello, era in comando della nave da bat-
taglia Giulio Cesare, che tenne fino al 1917, quando promosso
contrammiraglio assunse la direzione dell’arsenale di Spezia.
Nel 1918 assunse il comando superiore delle Forze navali
in Albania, con insegna sulla corazzata Dandolo, prendendo
parte alle operazioni per l’occupazione del litorale albanese e
contribuendo validamente ad appoggiare le operazioni degli
alleati e delle truppe nazionali in quella zona di guerra. Per la
sua opera improntata a fermezza e grande spirito di organizza-
zione fu decorato della croce di ufficiale dell’ordine militare di
Savoia e della croce di guerra al valore militare.
Fu comandante della divisione navale d’istruzione nel
1920 e dell’Accademia Navale dal 1919 al 1923, quando, pro-
mosso viceammiraglio, fu nominato comandante in capo del
Dipartimento militare marittimo di Napoli e nel 1925 di quello
di Spezia.
Lasciò il servizio attivo nel 1926, cambiando la denomina-
zione di grado in ammiraglio di squadra.
Deceduto a Torino il 2 febbraio 1949.
LODOLO PIETRO
Ammiraglio di squadra, me-
daglia d’argento al valore milita-
re, medaglia di bronzo al valore
militare, croce di guerra al valore Grafico delle operazioni di sbarco nella zona austriaca
militare, croce al merito di guer- del Lago di Garda a opera dei M.A.S. al comando di Lodolo.
2-3 luglio 1918.
ra (due concessioni), cavaliere
di gran croce decorato del gran
cordone dell’ordine della Corona di persona, già capitano di vascello, lo sbarco di arditi in zona
d’Italia, grande ufficiale dell’or- nemica nell’ottobre 1918 e per il quale fu decorato di meda-
dine dei santi Maurizio e Lazzaro. glia di bronzo al valore militare. Da ricordare anche lo sbar-
Nato a Genova il 20 agosto co di due plotoni di marinai il 3 novembre a Riva del Garda,
1873, fu ammesso all’Accademia ancora occupata dagli austriaci, trasportati da una sezione di
Navale di Livorno nel 1887, conseguendo la nomina a guardia- M.A.S. al suo comando; essi entrarono a Trento per primi, in
marina nel 1892. Partecipò da tenente di vascello alla campa- cooperazione con un reggimento di cavalleria. Egli ricevette
gna di Cina del 1901-1902 a bordo dell’incrociatore corazzato per il generoso concorso portato in battaglia all’Esercito dalla
Marco Polo e, da capitano di corvetta, alla guerra italo turca R. Marina del Garda un solenne encomio da parte del coman-
a
del 1911-1912, in comando di torpediniere e del cacciatorpe- dante della 7 Armata.
diniere Granatiere. All’entrata in guerra dell’Italia nel primo Contrammiraglio nel 1925 e ammiraglio di divisione nel
conflitto mondiale (24 maggio 1915), imbarcato sulla corazza- 1926, fu comandante superiore del C.R.E. e direttore genera-
ta Dante Alighieri con l’incarico di comandante in 2 , nell’a- le del personale e dei servizi militari. Ammiraglio di squadra
a
gosto dello stesso anno, promosso capitano di fregata, assunse nel 1932, fu dapprima comandante in capo del Dipartimento
il comando dell’esploratore Aquila, che mantenne per quasi militare marittimo del Basso Adriatico e dello Ionio (Taranto)
a
due anni, fino all’aprile 1918, meritando in combattimento una nel 1931-1932, quindi comandante della 2 Squadra nel 1932-
medaglia d’argento al valore militare. 1934 e infine presidente del Consiglio superiore di Marina nel
Nello stesso mese di aprile gli fu conferito l’incarico di co- 1934-1935, anno in cui fu collocato in ausiliaria.
mandante di Marina del Garda, incarico che lo vide guidare Morì nel 1946.