Page 459 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               del Levante, e quello sulla corvetta a elica Caracciolo, prima   degna, su cui fu istituita una scuola di tiro per ufficiali in cui
               destinata alla stazione del Pacifico e quindi impegnata in una   furono sperimentate e regolamentate tutte le sue teorie sulla
               campagna di circumnavigazione del globo al comando del ca-  balistica e la condotta della nave al tiro.
               pitano di fregata Carlo de Amezaga (vds.), della durata di circa   L’8 agosto del 1911, colpito da un male repentino che non
               tre anni (1881-1884). Tra i risultati scientifici di questo lun-  lasciò scampo, morì a Napoli, dove ebbe solenni funerali. Il
               go viaggio ci furono una raccolta zoologica da lui curata, che   paese natale gli dedicò una tomba monumentale, e diede il suo
               andò al museo dell’università di Roma. Tenente di vascello   nome a una strada e a un istituto tecnico; la città di Avellino
               nel 1887, a bordo della pirofregata corazzata Palestro iniziò i   gli intestò una strada, Ostia una piazza e la Marina, memore
               suoi studi sulle armi subacquee e sull’elettricità applicata, con-  del suo alto impegno professionale, il balipedio di Viareggio.
               tinuandoli l’anno dopo a terra, destinato presso la direzione   Lasciò 25 opere di carattere culturale e professionale: ol-
               artiglieria e torpedini del 1° Dipartimento marittimo (Spezia).   tre a quelle già citate si ricordano: Studio sulla tattica navale
               Successivamente, imbarcato a lungo (1888-1891) sulla nuo-  moderna, del 1890 e del 1891, Formule di perforazione, del
               va corazzata Ruggiero di Lauria, si specializzò nel servizio   1899, Probabilità pratiche di colpire nel tiro delle navi, del
               elettrico e applicò per la prima volta, a conclusione di studi   1900, Probabilità pratica di colpire nel tiro di fucileria, del
               ed esperimenti, un motore elettrico a un proiettore di scoperta   1901, Telemetri Ronca a lettura continua, Proiettore Ronca
               di bordo, creando il primo “proiettore di scoperta manovrabi-  manovrabile a distanza ed altri apparecchi Ronca, Istruzioni
               le a distanza”. Per tale invenzione, che eliminava il pesante e   sul puntamenti e tiro, due volumi, editi da Ginati di Livorno,
               complicato sistema di manovra manuale dei proiettori, oltre   1901, con riedizione nel 1903.
               a un encomio nel 1893 gli fu assegnata nel 1899 la medaglia
                       a
               d’oro di 2 classe per lavori utili alla Marina, che premiò anche
               l’invenzione di un abaco del tiro dei cannoni e la redazione di   RONCAGLI GIOVANNI
               trattati di balistica.                                     Capitano  di  fregata,  ufficiale
                  Successivamente in comando delle torpediniere 56 S e 91   dell’ordine della Corona d’Italia.
               S, fu imbarcato a lungo (1892-1896), salvo brevi interruzio-  Esploratore,  geografo.  Studio-
               ni di destinazioni a terra. Per l’importanza dei suoi studi nel   so  di  attività  marittime,  storico,
               1896-1898, promosso capitano di corvetta fu destinato all’Ac-  scrittore. Primo direttore dell’Uf-
               cademia Navale di Livorno come insegnante di artiglieria e ba-  ficio Storico della Marina.
               listica, materie in rapida evoluzione causa l’entrata in servizio   Nato a Bologna il 24 febbraio
               e il perfezionamento dei cannoni ad anima rigata e a grande   1857, entrò nel 1873 alla Scuola
               gittata, al cui sviluppo collaborò con l’aiuto del matematico   di Marina di Genova, conseguen-
               Alberto Bassani, creando un nuovo sistema di calcolo della   do nel 1877 la nomina a guardia-
               balistica esterna detto, appunto, Ronca-Bassani.        marina. Dopo i consueti imbarchi
                  La nuova disciplina fu ordinata in vari scritti, che divenne-  nei  gradi  di  ufficiale  subalterno,
               ro basilari negli studi navali, ai quali fu aggiunta una raccolta   fra i quali, quelli a più lungo pe-
               (Manuale del tiro, ovvero un condensato delle sue Note sul   riodo, le pirofregate corazzate Palestro (1877-1878) e Roma
               tiro, Lezioni di balistica esterna, Lezioni di balistica interna,   (1880-1881), partecipò nel 1881, sottotenente di vascello, e su
               Lezioni sul tiro delle armi da fuoco), frutto del suo corso di in-  autorizzazione del ministero, alla spedizione alla Terra del Fuo-
               segnamento in Accademia. Tale manuale stabiliva, tra l’altro,   co (Patagonia), coman-
               un nuovo metodo di tiro detto “tiro navale migliorato a sal-  data  e  organizzata  dal
               ve”, noto anche come “Tiro Ronca”. Tale metodo fu adottato   tenente di vascello Gia-
               al tempo da molte Marine, fra cui quella giapponese, che lo   como Bove (vds.), sotto
               mise in pratica nel corso della guerra contro la Russia (1905).  l’egida della Società ge-
                  Capitano di fregata nel 1900 fu comandante dell’incrocia-  ografica argentina.
                                                            a
               tore torpediniere Tripoli, nel 1901 comandante in 2 dell’in-  Tenente  di  vascel-
               crociatore  corazzato  Giuseppe  Garibaldi,  al  quale  donò  la   lo  nel  1886,  imbarcato
               “Preghiera del marinaio”, che aveva ottenuto dall’amico poeta   sulla  pirocorvetta  co-
               Antonio Fogazzaro, poi adottata dalla Marina. Nel 1903-1904,   razzata Formidabile, fu
               a Napoli, fu vicedirettore artiglieria e armamento del 2° Di-  l’anno seguente desti-
               partimento marittimo, infine, nel 1904-1905, fu comandante   nato a prestare servizio
               dell’ariete torpediniere Dogali, destinato a una campagna oce-  all’Ufficio  idrografico
               anica nell’America Centrale e Meridionale, durante la quale   di Genova, dove rimase
               risalì, primo fra le navi del mondo, per 4250 km il Rio delle   fino al 1889. Nel 1893
               Amazzoni, fino a Santa Fé (Amazzonia). Di questa campagna   fu collocato a doman-
               lasciò scritto nel Bollettino della Società geografica italiana   da nella riserva nava-
               e sulla Rivista Marittima, “Dalle Antille alle Guyane e all’A-  le,  e  nel  1897  assunse
               mazzonia. Note intorno al viaggio della R. Nave Dogali”. Pro-  la  carica  di  segretario
               mosso capitano di vascello poco prima di lasciare il Dogali,   generale  della  Società
               fu destinato dal 1907 al 1911 al comando della corazzata Sar-  geografica italiana, che
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