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464 Uomini della marina 1861-1946
Il capitano di corvetta Rossetti, a sinistra della foto, con l’ammiraglio Thaon di Revel, e altri due ufficiali al fronte, 1915.
ternazionale, quale delegato alle Commissioni del Danubio, in ingegneria navale e meccanica.
Reno ed Elba e presidente della Commissione del regime della Dopo un quadriennio di impiego (1905-1909) presso la di-
acque del Danubio. Promosso nella riserva navale capitano di rezione delle costruzioni navali dell’arsenale di Taranto, al ter-
vascello nel 1927 e contrammiraglio nel 1940. Dal 1941 al mine del quale fu promosso capitano del genio navale, fu im-
1943 fu nuovamente richiamato in servizio attivo con incarichi barcato dapprima (1909-1910) sulla corazzata Regina Elena e
speciali presso il ministero della Marina. quindi per due anni sull’incrociatore corazzato Pisa, sul quale
Deceduto a Roma il 26 settembre 1948. partecipò attivamente alla guerra italo turca (1911-1912) nelle
Durante la sua carriera scrisse varie opere, tra cui si ricor- operazioni navali nelle acque libiche e dell’Egeo, ricevendo un
dano: L’Impero di Korea, del 1902; Korea e i Koreani, 2 volu- encomio ministeriale. Successivamente fu trasferito per breve
mi, Bergamo, 1904; Il Congresso di Asmara, 1905; La Colonia periodo sulla nave officina Vulcano con l’incarico di ufficiale
del Benadir, 1907, e Regime monetario delle colonie italiane, tecnico dirigente.
del 1914. L’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale
(24 maggio 1915) lo colse all’Ufficio tecnico della Marina di
Genova, dove permase fino al maggio del 1917 per essere poi
ROSSETTI RAFFAELE trasferito alla direzione delle costruzioni navali dell’arsenale di
Spezia, dove fu nel prosieguo promosso maggiore. In questa
Colonnello del Corpo del ge-
destinazione ebbe modo di studiare e mettere in pratica a mez-
nio navale, medaglia d’oro al va-
zo di esperimenti, in maniera riservata anche della direzione,
lore militare, cavaliere dell’ordine
la propria idea di un mezzo offensivo propulso da portare sulle
della Corona d’Italia, cavaliere
carene delle navi nemiche per determinarne l’affondamento. La
dell’ordine dei santi Maurizio e
sua invenzione fu quindi resa nota ai comandi operativi della
Lazzaro. Ideatore e operatore di
Marina, ma burocrazia e incertezze resero lungo l’iter esecuti-
uno speciale mezzo insidioso per
vo, e solamente con l’interessamento personale dell’ammiraglio
la guerra marittima.
Thaon di Revel (vds.), allora capo di stato maggiore della Forza
Nato a Genova il 12 luglio del
Armata, fu ufficializzata la questione e reso speditivo l’approc-
1881, richiamato alle armi in ser-
cio pratico e organizzativo dell’impresa, che doveva essere ef-
vizio di leva nei ruoli dell’Esercito
fettuata contro le navi maggiori austriache alla fonda a Pola.
nel 1901, fu posto in congedo illi- L’insuccesso dei barchini “saltatori” (tipo “Grillo”) muniti
mitato per il completamento degli studi di ingegneria presso la di cingolo per superare le ostruzioni, nell’azione di forzamen-
Scuola di applicazione di ingegneria di Torino, dove nel 1904 to di Pola nel maggio del 1918, accelerò l’impiego del suo
conseguì la laurea in ingegneria industriale. Nello stesso anno, ordigno, chiamato “mignatta”, facendo includere nel tentativo
a novembre, a seguito di concorso fu ammesso all’Accademia anche il tenente medico Raffaele Paolucci (vds.), buon nuota-
Navale di Livorno con il grado di tenente nel Corpo del genio tore. L’azione fu eseguita e portata positivamente a termine,
navale. Nel 1906, a completamento degli studi professionali, anche se con varie difficoltà di ordine tecnico e nautico, il 1°
conseguì presso la Scuola superiore navale di Genova la laurea

