Page 466 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
P. 466

466                                           Uomini della marina  1861-1946



               Dal luglio 1940 al dicembre 1941 rivestì la carica di capo di   ROSSI CARLO
                                  a
               stato maggiore della 7  Divisione navale sugli incrociatori Eu-  Capitano di fregata, medaglia d’argento al valore militare
               genio di Savoia ed Emanuele Filiberto Duca d’Aosta. Fu poi   (quattro concessioni di cui due sul campo e una alla memoria),
               destinato all’Alto comando della Marina (Supermarina), con-  medaglia di bronzo al valore militare (due concessioni di cui
               seguendo la promozione a capitano di vascello nel 1942. Per la   una sul campo), croce al merito di guerra (due concessioni),
               sua attività in guerra meritò un encomio solenne e fu insignito   commendatore  dell’ordine  della  Corona  d’Italia,  cavaliere
               delle decorazioni sopra riportate. All’armistizio dell’8 settem-  dell’ordine coloniale della Stella d’Italia. Osservatore d’aereo.
               bre 1943 si sottrasse alla collaborazione con la R.S.I., rima-  Nato a Campo Ligure (Genova) il 21 luglio 1901, fu am-
               nendo in territorio occupato dalle forze germaniche. Alla libe-  messo all’Accademia Navale di Livorno nel 1915, conseguen-
               razione di Roma (4 giugno 1944), si presentò al centro raccolta   do la nomina a guardiamarina nel 1921. Ancora allievo prese
               Marina, venendo destinato sulla corazzata Giulio Cesare quale   parte alla Grande Guerra negli anni 1916-1918 imbarcato sulle
               capo di stato maggiore dell’Ispettorato delle forze navali.   navi scuola durante le campagne estive. Da giovane ufficiale
                  Dal gennaio 1946 al gennaio 1947 fu comandante dell’in-
               crociatore Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi. Durante questo   ebbe i consueti imbarchi, tra cui quello sulla nave da battaglia
                                                                       Duilio. Da tenente di vascello, nel 1929-1930, frequentò il cor-
               periodo l’unità al suo comando fu impiegata per il rimpatrio   so di osservazione aerea a Grottaglie (Taranto), conseguendo
               dall’Africa dei prigionieri di guerra italiani, per il viaggio in   il relativo brevetto e venendo destinato agli idrovolanti della
               esilio del re Vittorio Emanuele III (9-12 maggio 1946) ad Ales-  ricognizione  aeromarittima  fino  all’ottobre  1934,  quando  fu
               sandria d’Egitto e nel giugno dello steso anno per il trasferi-  chiamato  ad  assolvere  il  comando  navale  sulla  torpediniera
               mento a Lisbona – in seguito all’esito del referendum istituzio-  Generale Antonio Chinotto e poi sul cacciasommergibili Al-
               nale – dei famigliari dell’ultimo re d’Italia, Umberto II.  batros.
                  Promosso contrammiraglio nel 1947, fu comandante dell’I-
                                                                          Dal dicembre 1935 al luglio 1936 prese parte alle operazio-
               stituto di guerra marittima (1947-1951) e capo di stato maggio-  ni in Africa Orientale, imbarcato sugli esploratori leggeri Au-
               re della squadra navale (1951-1952). Ammiraglio di divisione   gusto Riboty e Leone Pancaldo. Promosso capitano di corvetta
               nel 1952, fu capo dell’ufficio del capo di stato maggiore della   nel 1936, prese parte alle operazioni militari in Spagna (1936-
                                                           a
               difesa; nell’anno 1954-1955 fu comandante della 1 Divisio-  1939), operando nei reparti di volo dell’aviazione legionaria,
               ne navale e l’anno seguente sottocapo di stato maggiore pres-  ricevendo una medaglia di bronzo al valore militare.
               so il comando supremo alleato in Europa (SHAPE) a Parigi.   L’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondia-
               Promosso ammiraglio di squadra il 31 dicembre 1956, ebbe   le (10 giugno 1940) lo colse, già capitano di fregata, destinato
               il comando della squadra navale nel 1958-1959; fu quindi co-  presso il comando della 1 Squadra aerea (Milano). Il succes-
                                                                                             a
               mandante in capo del Dipartimento militare marittimo dell’Al-  sivo mese di ottobre raggiunse la 5 Squadra aerea, operante
                                                                                                     a
               to Tirreno (1960-1961), comandante in capo del Dipartimento   nei cieli della Marmarica (Libia) e del Mediterraneo orientale,
               militare marittimo del Basso Tirreno e comandante NATO del   quivi rimanendo fino al giugno 1942. Svolse intensa attività
               Mediterraneo centrale (1961-1962). Lasciò il servizio per rag-  di volo con i dipendenti reparti della ricognizione marittima,
               giunti limiti d’età nel novembre 1962.                  sovente in avverse condizioni meteorologiche, offrendosi vo-
                  Morì a Roma il 28 febbraio 1981.
                                                                       lontariamente in difficili e rischiose missioni di guerra su mu-
                                                                       nite basi nemiche e contro forze navali avversarie, venendo
               Il cacciatorpediniere Malocello, che al comando di      insignito di due medaglie d’argento al valore militare.
               Carlo Rossi fu affondato il 24 marzo 1943 nel corso di     Il 21 giugno 1942 assunse il comando del cacciatorpedi-
               una missione di scorta convogli.
   461   462   463   464   465   466   467   468   469   470   471