Page 467 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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niere Giovanni Da Verazzano, con il quale partecipò a intensa Dopo la battaglia, che vide i rivoltosi in fuga, egli fu rinvenuto,
attività di scorta convogli per l’Africa Settentrionale, reagendo trucidato con altri quattro compagni del drappello, sotto molti
sempre con efficacia agli attacchi di sommergibili e di aerei. Il cadaveri nemici.
19 ottobre la sua unità venne colpita da siluro. Si prodigò con Alla sua memoria, per l’azione coraggiosa che egli condus-
ardimento e perizia marinaresca nel tentativo di assicurarne se, fu decretata la medaglia d’oro al valore militare, e anche
la salvezza e il rimorchio, finché fu in procinto di affondare. il governo francese volle onorarne il valore conferendogli la
Lanciatosi per ultimo in mare, seppe rincuorare i naufraghi, “Medaille Militaire”.
infondendo loro coraggio sino all’arrivo dei soccorsi. Per L’at-
tività sul Da Verazzano fu insignito della terza medaglia d’ar-
gento al valore militare e della seconda medaglia di bronzo. ROTA ETTORE
Già pochi giorni dopo, il 23 ottobre assunse il comando del Ammiraglio di squadra, cava-
cacciatorpediniere Lanzerotto Malocello, con il quale continuò liere dell’ordine militare di Savo-
l’attività di scorta convogli e di trasporto di personale militare ia, medaglia d’argento al valore
italiano e germanico in Tunisia, durante il periodo più tormen- militare, croce di guerra al valore
tato della guerra dei convogli. Durante una di queste missioni, militare, croce al merito di guerra,
il 24 marzo 1943, colpita l’unità da offesa subacquea, tentò grande ufficiale dell’ordine della
con ogni mezzo di salvare la nave. Visto vano ogni tentativo, si Corona d’Italia e dei santi Mauri-
adoperò con esemplare energia per porre in salvo l’equipaggio, zio e Lazzaro.
incurante della propria incolumità, scomparendo in mare. La Nato a Casale Monferrato
medaglia d’argento al valore militare alla memoria coronò il (Alessandria) il 29 novembre
suo sacrificio. 1872, fu ammesso all’Accademia
Figura di strenuo combattente che partecipò con ardimento
e abnegazione sia nei cieli del Mediterraneo sia nel mare più Navale di Livorno nel 1886, con-
seguendo la nomina a guardiamarina nel 1891. Ebbe lunghi
conteso del Canale di Sicilia alla parte più aspra della guerra imbarchi su unità maggiori, tra cui le corazzate Enrico Dan-
navale condotta dall’Italia.
dolo e Francesco Morosini, nave di bandiera del comandan-
te della squadra del Levante al tempo della crisi di Creta del
1897-1898. Da tenente di vascello fu comandante di torpedi-
ROSSI VINCENZO
niere (1905-1907) e di sommergibili (1907-1909). Capitano
Sottocapo torpediniere (mina- di corvetta nel 1911, prese parte alla guerra italo turca (1911-
tore palombaro), medaglia d’oro 1912) in comando del cacciatorpediniere Espero, meritando
al valore militare. una medaglia d’argento al valore militare per essersi distin-
Nato a Carpi (Modena) il 29 to nelle azioni di Prevesa (Epiro, odierna Grecia) e di Zuara
gennaio 1877, a sedici anni, nel (Tripolitania). Capitano di fregata nel 1913, fu nello stesso
1893, si arruolò volontario nella anno inviato per due anni a Parigi quale addetto navale, rim-
R. Marina venendo ammesso alla patriando a guerra mondiale in corso, alla quale prese parte in
Scuola torpedinieri di San Barto- comando dell’esploratore Cesare Rossarol (1915-1916); pro-
lomeo (Spezia). Nominato torpe- mosso capitano di vascello, fu comandante della nave da bat-
diniere scelto nel 1895 imbarcò taglia Andrea Doria (1916-1917). Assunse quindi il comando
per un anno sulla corazzata Sarde- della difesa marittima di Venezia, che tenne fino al 1920. Per
gna, quindi, specializzatosi mina- la sua attività in guerra fu decorato della croce di cavaliere
tore palombaro e promosso sottocapo, fu destinato nel 1897 dell’ordine militare di Savoia, di una croce di guerra al valore
sull’ariete torpediniere Calabria, in partenza per un viaggio di militare e di una croce al merito di guerra. Fu in comando della
circumnavigazione. corazzata Andrea Doria dall’aprile 1920 fino all’aprile 1922,
Nelle acque del Rio della Plata, nel febbraio 1899, si di- durante tutto il periodo della crisi fiumana, prendendo parte
stinse in uno strenuo lavoro da palombaro, riparando una falla all’imposizione della legalità con l’azione del dicembre 1920,
prodottasi nello scafo di una unità della divisione oceanica. passata alla storia come “Natale di sangue”.
Giunto nelle acque della Cina quando era in atto la rivolta dei Promosso contrammiraglio nel 1923, fu comandante su-
boxer, fu assegnato nel giugno 1900 a sua richiesta alla com- periore del C.R.E.M. (1923-1925), aiutante di campo del re
pagnia da sbarco, inquadrata nella colonna internazionale con- Vittorio Emanuele III (1925-1927). Ammiraglio di divisione
dotta dall’ammiraglio britannico Seymour da Tientsin a Pe- nel 1927, ebbe il comando della divisione sommergibili nel
chino in soccorso degli europei assediati. Partita la colonna da 1927-1928, fu comandante dell’Accademia Navale nel bien-
Tientsin per ferrovia e raggiunta la località di Lang Fang il 14, nio 1928-1929, assumendo nel corso delle campagne estive il
egli fu inviato al comando di un drappello di sette marinai in comando della divisione navale d’istruzione.
perlustrazione lungo la linea ferrata. Improvvisamente attac- Ammiraglio di squadra, nel luglio 1930 assunse la carica di
cato da circa duemila armati, fronteggiò la difficile situazione, comandante in capo del Dipartimento militare marittimo dello
reagendo all’attacco e riuscendo a dare l’allarme alla colon- Ionio e del Canale d’Otranto, che lasciò nell’agosto 1931.
na gravemente minacciata, che poté così riordinarsi e reagire. Mori a Taranto il 1° agosto 1932.

