Page 462 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
P. 462

462                                           Uomini della marina  1861-1946



               a fine anno capitano di corvetta e con il quale portò a termine   ROSICA GINO
               quattro missioni in Atlantico, affondando due mercantili e dan-  Capitano  di  corvetta,  medaglia
               neggiando gravemente  un incrociatore ausiliario britannico,   d’argento al valore militare (due
               azioni per le quali meritò la prima medaglia d’argento e la cro-  concessioni), medaglia di bronzo al
                            a
               ce di ferro di 2 classe concessa dal governo germanico. Con   valore militare sul campo, croce al
               l’Emo rimpatriò a fine 1941 e nel 1942, dopo un periodo di   merito di guerra (quattro concessio-
               destinazione a terra presso il comando sommergibili, imbarcò   ni), cavaliere dell’ordine della Co-
               a fine ottobre come comandante aggiunto sull’Ammiraglio Ca-  rona d’Italia e dell’ordine coloniale
               gni (comandante, capitano di fregata Carlo Liannazza (vds.),   della  Stella  d’Italia.  Osservatore
               impegnato in missione di guerra al traffico isolato nell’Atlan-  d’aereo. Volontario della libertà.
               tico meridionale con partenza dalla Maddalena. La missione,   Nato a Meta di Sorrento (Na-
               nel corso della quale il battello fu impiegato anche nelle acque   poli) il 18 novembre 1907, fu ar-
               brasiliane, ebbe termine 136 giorni dopo a Bordeaux: fu la più   ruolato in servizio di leva in qualità di allievo timoniere “D”
               lunga missione compiuta da un sommergibile italiano. La se-  nel 1927 e ammesso l’anno dopo a seguire il corso di allievo
               conda missione, questa volta come comandante, prevedeva il   ufficiale di complemento presso l’Accademia Navale di Livor-
               trasferimento a Singapore con impiego offensivo nella parte   no conseguendo la nomina a guardiamarina di complemento
               atlantica della rotta e di trasporto di materiali strategici al ri-  nel 1929. Dopo un periodo di imbarco (1928-1930) da aspiran-
               torno, con partenza dalla base francese il 29 giugno del 1943.   te guardiamarina e sottotenente di vascello sul sommergibile
               La proclamazione dell’armistizio (8 settembre 1943) lo colse   Giovanni Da Procida, nel 1931 frequentò a Taranto il corso di
               al largo delle coste sudafricane: diede leale esecuzione agli or-  osservazione aerea, conseguendo il brevetto di osservatore. Fu
               dini ricevuti portandosi a Durban (Sud Africa), porto alleato.  in seguito, fino al 1936, destinato al servizio aereo, in succes-
                  Nel periodo della cobelligeranza fu in comando della flotti-
               glia MAS della Maddalena e di quella di Brindisi.       sione, presso le squadriglie della ricognizione aeromarittima di
                                                                       Nisida (Napoli), Taranto e Brindisi.
                  Le numerose decorazioni al valore militare più sopra ripor-
                                                                          Tornato  a  bordo  sulla  torpediniera  Simone  Schiaffino e
               tate testimoniano l’ardimento, la determinazione, il deciso ed   quindi, tenente di vascello del ruolo speciale, come ufficiale
               elevato spirito combattivo con cui compì le numerose ed ardue   in 2 sui cacciatorpediniere Francesco Nullo e Borea (1936-
                                                                          a
               missioni di guerra in Mediterraneo e in Atlantico.      1938), fu di nuovo destinato presso varie squadriglie della ri-
                  Nel periodo 1946-1950 fu assegnato allo stato maggiore a                              a
               Roma al reparto operazioni; dall’aprile del 1951, capitano di   cognizione aeromarittima, tra cui la 144 a Stagnoni (Marsala),
                                                                       dove lo colse l’entrata in guerra dell’Italia nel secondo con-
               vascello, fu destinato a Napoli al comando in capo delle forze   flitto mondiale (10 giugno 1940). Nel primo anno di guerra
               alleate del Sud Europa e quindi, rientrato in campo nazionale,   prese parte a rischiose ricognizioni aeree nel Mediterraneo, fra
               ricoprì nel periodo 1953-1955 la carica di capo di stato mag-  le quali quella che condusse allo scontro di Punta Stilo (luglio
               giore del comando del Dipartimento militare marittimo della   1940), sempre persistendo a lungo sul cielo delle formazioni
               Spezia.                                                 avversarie pur in presenza di forte contrasto, riportando pre-
                  Imbarcato nell’agosto del 1955 sull’incrociatore Raimondo
               Montecuccoli quale comandante, fu chiamato l’anno succes-  ziose informazioni sui relativi movimenti, meritando la prima
                                                                       medaglia  d’argento.  Nel  1941,  imbarcato  come  comandante
               sivo a ricoprire l’incarico di capo di stato maggiore della 2 a   della torpediniera Generale Achille Papa operante nelle acque
               Divisione navale; seguì quindi una serie di destinazioni a terra   libiche, nelle prime ore del mattino del 30 luglio 1941 nel cor-
               dal 1957 al 1962, prima come capo ufficio del segretario gene-  so di un pattugliamento affondò per speronamento con abile e
               rale della Marina, successivamente, contrammiraglio, frequen-  decisa manovra il sommergibile posamine britannico Cacha-
               tò una sessione del Centro alti studi militari, quindi in cam-  lot, meritando la seconda medaglia d’argento al valore milita-
               po NATO rivestendo la carica di rappresentante del comando   re, la citazione nel bollettino di guerra e la medaglia di bronzo
               delle forze navali alleate del Mediterraneo presso il comando   sul campo per il lungo imbarco nelle acque libiche fortemente
               operativo combinato di Verona. Dal 1960 al 1962 fu a Livorno   insidiate dal nemico. Trasferito in servizio permanente effetti-
               comandante dell’Accademia Navale. Dal 1962 al 1963, am-  vo per meriti di guerra.
                                                     a
               miraglio di divisione, fu in comando della 2 Divisione nava-
               le; dal 1963 al 1965 in campo internazionale, fu a Bruxelles,   Il sommergibile posamine britannico Cachalot in un’immagine
               con l’incarico di consigliere militare presso il rappresentante   ufficiale del 1941, affondato per speronamento dalla torpediniera
               italiano in ambito del Consiglio atlantico. Dal 1965 al 1967,   Papa al comando di Gino Rosica il 30 luglio 1941.
               rientrato in campo nazionale e ammiraglio di squadra, resse la
               carica di sottocapo di stato maggiore della Marina.
                  Fu successivamente, 1967-1969, comandante in capo della
               Squadra navale, dal luglio del 1969 all’ottobre del 1970 fu a
               Malta comandante in capo delle forze navali alleate del Sud
               Europa e capo di stato maggiore della Marina fino a maggio
               1973 quando fu collocato in ausiliaria.
                  Morì a Roma il 26 agosto 1987.
                  Con lui scomparve un valoroso e tenace combattente.
   457   458   459   460   461   462   463   464   465   466   467