Page 475 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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Nato ad Aversa (Caserta) il 3 maggio 1899, entrò all’Ac- RUTA MARIO
cademia Navale di Livorno nel 1912 conseguendo nel 1917 Tenente di vascello, meda-
la nomina a guardiamarina, già partecipando alle operazioni glia d’oro al valore militare alla
navali della prima guerra mondiale in Adriatico a bordo della memoria, medaglia di bronzo al
nave scuola Flavio Gioia e quindi della corazzata Regina Ele- valore militare, croce di guerra al
na. Dopo i consueti imbarchi nei gradi di ufficiale subalterno, valore militare sul campo, croce
tra i quali le corazzate Regina Elena, Conte di Cavour, Dante al merito di guerra (due conces-
Alighieri, Andrea Doria e l’incrociatore corazzato San Gior- sioni).
gio, sempre impiegato nel servizio artiglieria, da tenente di va- Nato a Napoli il 12 febbraio
scello anziano e capitano di corvetta nel periodo 1928-1930 fu 1911, entrò appena tredicenne
in comando di torpediniere costiere e della cannoniera Aurora. all’Accademia Navale di Livor-
In qualità di 1° direttore del tiro fu imbarcato sull’incrocia-
tore Trieste (1930-1931); come comandante in 2 dell’incro- no, conseguendo nel 1929 la no-
a
mina a guardiamarina. Dopo bre-
ciatore Libia, impegnato in una campagna di circumnaviga- vi imbarchi, fu da sottotenente di
zione del globo, sbarcò a Shanghai per assumere l’incarico di vascello destinato nel 1930-1931 sulle torpediniere Impavido
comandante della cannoniera Sebastiano Caboto, stazionaria e Irrequieto e quindi trasferito alle Scuole C.R.E.M. di San
in Cina (1932-1933). L’esperienza maturata in quell’ambiente Bartolomeo (La Spezia) quale insegnante di materie tecniche.
orientale ebbe un prosieguo quale membro della missione na- Imbarcato sull’esploratore Leone quale ufficiale di rotta, fu
vale italiana in Cina (1936-1037), svolta nel grado di capitano promosso tenente di vascello nel 1934; fu poi trasferito (1935-
di fregata e a disposizione del ministero degli Affari Esteri. 1937), durante il conflitto italo-etiopico, al battaglione “San
Rimpatriato, ebbe prima il comando di cacciatorpediniere
abbinato a quello della relativa squadriglia (1937-1939) e poi, Marco” in Africa Orientale, col quale prese parte alla rapida
marcia su Addis Abeba, ricevendo una croce al merito di guer-
capitano di vascello, fu destinato a terra, a Roma, allo stato ra. Sempre con il “San Marco” fu a Massaua e poi a Pola.
maggiore e, all’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflit- Nel 1937 prese imbarco sui cacciatorpediniere Dardo e Ful-
to mondiale (10 giugno 1940), all’Alto comando della Mari- mine e quindi, 1939, destinato in Cina, a Pechino, al comando
na (Supermarina). Nel maggio del 1942 fu in comando prima del locale distaccamento Marina. Rientrato in Italia nel 1940,
dell’incrociatore Bolzano e poi, in successione, delle corazzate fu colto dall’entrata in guerra dell’Italia (10 giugno 1940)
Giulio Cesare e Duilio, con le quali partecipò a tutti gli scontri in comando della torpediniera Ariel, da subito impegnata in
e alle operazioni navali del 1942 e del 1943, meritando la me- missioni di scorta e di ricerca del nemico in acque fortemente
daglia di bronzo al valore militare a la concessione della croce insidiate, meritando la medaglia di bronzo al valore militare.
di cavaliere dell’ordine militare d’Italia in commutazione della Il 12 ottobre, nel Canale di Sicilia, nel corso di una missione
medaglia d’argento al valore militare. offensiva si portò decisamente all’attacco di un incrociatore
Contrammiraglio nel 1947 fu dapprima al ministero a
Roma direttore generale del personale del C.E.M.M., per poi britannico, serrando le distanze per il lancio dei siluri: sotto-
posta la sua unità a pesante reazione, che inflisse danni tali da
imbarcare nel grado di ammiraglio di divisione come coman- provocarne l’affondamento, pur mortalmente ferito rimase al
dante della 1 Divisione navale (1951-1952) e a terra nuova- suo posto di comando incitando i suoi uomini a rispondere fino
a
mente nell’incarico di direttore generale del personale. Da am- all’ultimo al fuoco e poi a porsi in salvo.
miraglio di squadra, nel 1953, ricoprì per circa tre anni a Roma Scomparve in mare con la sua nave. La massima decorazio-
la carica di segretario generale per la Marina e nel 1957, a ne al valore militare ricompensò il suo sacrificio.
Napoli, assunse il comando NATO dell’area del Mediterraneo
centrale e la carica di comandante in capo del Dipartimento
militare marittimo del Basso Tirreno. Fu collocato in ausiliaria
nell’agosto del 1960.
Si spense ad Aversa (Caserta) il 25 maggio 1975.

