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522 Uomini della marina 1861-1946
all’obiettivo. In tale occasione partecipò al salvataggio di per-
sonale del battello rinchiuso nello scafo a 20 m di profondità e
si prodigò fino al massimo delle sue possibilità fisiche, meri-
tando la medaglia d’argento al valore militare sul campo.
A fine settembre 1940 prese parte a una seconda azione
contro la base di Alessandria, imbarcato insieme ad altro per-
sonale assaltatore e ai mezzi sul sommergibile Gondar, che nel
corso dell’avvicinamento all’obiettivo, intercettato nella notte
fra il 28 e il 29 da unità di superficie britanniche, fu affonda-
to. Salvato unitamente alla quasi totalità dall’equipaggio dalle
unità britanniche, fu poi internato in campo di prigionia in In-
dia, dove il 15 ottobre, dopo una clamorosa evasione, riuscì a
rifugiarsi a Din, nell’India portoghese.
Rimpatriato nel settembre del 1946, promosso maggiore Il sommergibile Bagnolini al rientro a Taranto dalla missione di
del genio navale, nel 1947 fu trasferito in ausiliaria e nel 1955 guerra durante la quale fu affondato l’incrociatore britannico
nella riserva, dove nel 1973 fu promosso capitano di fregata Calypso (Collezione Franco Prosperini)
del genio navale.
Deceduto a Grottaferrata (Roma) il 26 aprile 1989. Dopo una seconda missione fu trasferito con il Bagnolini
Ha lasciato due opere di memorie: La mia avventura con alla base di Bordeaux: eseguì tre missioni nell’Atlantico set-
Teseo Tesei, editore Sarasota, 2003 (ristampa), e In fuga oltre tentrionale con l’affondamento di due mercantili per comples-
l’Himalaya, edizioni Il Borghese, 1968. sive 7000 t. Nel corso dell’ultima missione fu sottoposto a lun-
ga caccia da parte delle unità di scorta al convoglio attaccato,
e per le avarie subite fu costretto a emergere e a continuare
TOSONI PITTONI FRANCO il combattimento in superficie, riuscendo a disimpegnarsi e a
rientrare alla base. Per la determinazione, il coraggio e la peri-
Capitano di corvetta, meda- zia dimostrate ebbe la seconda medaglia d’argento e da parte
glia d’argento al valore militare germanica la croce di ferro di 2 classe.
a
(due concessioni), medaglia di Trasferito nel maggio del 1941 al comando del sommer-
bronzo al valore militare (due gibile Michele Bianchi, anch’esso operante in Atlantico, nel
concessioni sul campo di cui una corso di una missione il 5 luglio il battello fu affondato alla
alla memoria), croce al merito di foce della Gironda dal sommergibile britannico Tigris, senza
guerra, cavaliere dell’ordine del- lasciare superstiti.
la Corona d’Italia. Sommergibi-
lista.
Nato a Trieste il 2 aprile 1904, TOSTI di VALMINUTA FULCO
arruolato in servizio di leva nel
1924 frequentò il corso di uffi- Contrammiraglio, croce al merito di guerra, cavaliere di
ciale di complemento nell’Ac- gran croce decorato del gran cordone dell’ordine della Corona
cademia Navale, conseguendo l’anno seguente la nomina a d’Italia e dell’ordine dei santi Maurizio e Lazzaro. Deputato al
guardiamarina. Dopo imbarchi nei gradi di ufficiale subalterno Parlamento. Senatore del Regno.
su varie unità fra cui i sommergibili Corallo e Mocenigo, il Nato a Napoli il 27 ottobre 1874, fu ammesso all’Acca-
cacciatorpediniere Monfalcone e la corazzata Giulio Cesare, demia Navale di Livorno nel 1887, conseguendo la nomina a
fu trasferito nel 1930 nel servizio permanente effettivo e quin- guardiamarina nel 1894. Dopo i consueti imbarchi da ufficiale
di destinato alle Scuole C.R.E.M. di Pola. Promosso nel 1933 subalterno, da tenente di vascello fu in Estremo Oriente con
tenente di vascello, dopo altri imbarchi – fra i quali il sommer- l’incrociatore corazzato Carlo Alberto, appartenente alla colà
gibile Fisalia, la cannoniera Giuseppe Biglieri e l’incrociatore costituita divisione navale. Ebbe poi imbarco sulla corazzata
Bolzano – frequentò la Scuola di comando navale nel 1938 e Benedetto Brin e sull’incrociatore torpediniere Agordat. Fu
quindi fu destinato quale comandante del sommergibile Tem- quindi aiutante di bandiera dell’ammiraglio comandante in
bien e successivamente della torpediniera Pallade. L’entrata capo della forza navale del Mediterraneo e dell’ammiraglio
in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10 giugno presidente del Consiglio superiore di Marina. Prese parte alla
1940) lo colse in comando del nuovo sommergibile Alpino Ba- guerra italo turca (1911-1912), meritando quale comandante
gnolini sul quale, nel corso di una missione di agguato nelle del piroscafo requisito Bosnia un encomio solenne.
acque di Creta, il 12 giugno affondò l’incrociatore britannico Nel 1913 fu collocato in ausiliaria; si diede alla politica, ve-
Calypso, rientrando indenne alla base nonostante la reazione nendo eletto deputato. All’entrata dell’Italia in guerra, 24 mag-
della scorta. Per tale azione fu decorato della prima medaglia gio 1914, fu richiamato in servizio attivo e promosso capitano
d’argento. di corvetta. Durante il conflitto prestò servizio al fronte presso
Fu il primo affondamento di una nave da guerra britannica il comando supremo del Regio Esercito e dal settembre 1917 al
in Mediterraneo. luglio 1918 fu comandante della Flottiglia del Lago di Garda.

