Page 524 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               TRIFARI EUGENIO                                         zia) dal 1905 al 1907, quindi ebbe il comando della corazzata
                                                                       Re Umberto e della nave scuola Amerigo Vespucci, lasciando
                  Ammiraglio  di  squadra,  cro-
               ce al merito di guerra, cavaliere                       l’imbarco  alla  promozione  a  contrammiraglio  nel  1911.  Fu
                                                                       quindi  membro  del  Consiglio  superiore  di  Marina.  Tornò  a
               di gran croce dell’ordine  della                        bordo nel 1913-1915 quale comandante, in successione, della
               Corona d’Italia, grande ufficiale                       1 , della 2  e della 3  Divisione navale; nell’aprile 1914 assunse
                                                                                       a
                                                                               a
                                                                        a
               dell’ordine  dei  santi  Maurizio  e                    per un anno l’incarico di Ispettore delle siluranti. In tale perio-
               Lazzaro.                                                do fu a lungo comandante di una squadra dislocata nelle acque
                  Nato  a  Napoli  il  18  giugno
               1860, fu ammesso alla Scuola di                         d’Albania durante il regno del principe di Wied, garantito dalle
                                                                       potenze europee, ospitando il Re e la corte sulla cannoniera
               Marina della sua città nel 1874,                        Misurata durante i disordini a terra, e mantenendo compagnie
               conseguendo  la  nomina  a  guar-                       da  sbarco  a  Durazzo,  la  capitale,  a  difesa  del  palazzo  reale
               diamarina nel 1879. Da ufficiale                        (Konak) e in ordine pubblico.
               subalterno ebbe i consueti imbar-                          L’entrata dell’Italia nel primo conflitto mondiale (24 mag-
               chi su unità maggiori, tra cui la                       gio 1915) lo colse in comando della 5  Divisione navale con
                                                                                                        a
               fregata corazzata Maria Adelaide (1883-1885), e da tenente di   insegna  sull’incrociatore  corazzato  Giuseppe  Garibaldi, a
               vascello ebbe il comando di torpediniere (1892-1894) e della   bordo  del  quale  incorse  nell’affondamento  provocato  da  un
               nave scuola Miseno (1896-1897). Promosso capitano di cor-  sommergibile austriaco il 18 luglio 1915. Fu poi comandante
               vetta nel 1897 e capitano di fregata nel 1901, ebbe il comando   militare marittimo e della Piazza di Brindisi fino a luglio 1916.
               della cannoniera Curtatone (1900-1901) e della nave scuola   Promosso viceammiraglio, fu vicepresidente del Consiglio su-
               Flavio Gioia (1904-1905). Negli incarichi a terra fu impiegato   periore di Marina fino al giugno 1917, data del collocamento
               nel servizio di artiglieria e torpedini del cantiere di Castellam-  in ausiliaria. Richiamato in servizio nel biennio 1917-1919, fu
               mare di Stabia.                                         quindi collocato nella riserva. Per cambio della denominazio-
                  Promosso capitano di vascello nel 1905, fu direttore d’ar-  ne dei gradi fu nominato ammiraglio di squadra nel 1926.
               tiglieria e armamenti del primo dipartimento marittimo (Spe-
                                                                          Morì a Napoli il 14 ottobre 1954.


                                                                               La cannoniera Misurata, sulla quale l’ammiraglio Trifari
                                                                                    ospitò il principe di Wied, re d’Albania, e la corte,
                                                                                       durante i disordini. Durazzo, 23 maggio 1914.
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