Page 517 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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Questa destinazione rappresentò un momento favorevole per i
suoi studi, che non aveva mai trascurato e che successivamen-
te documentò in lavori scientifici. Promosso maggiore medico
nello stesso anno, fu nuovamente destinato all’ospedale della
Marina a Napoli, dove morì in servizio il 7 gennaio del 1915,
all’età di 46 anni.
La sua operosità di medico sul campo e di scienziato fu
sempre correlata a relazioni e scritti, per la maggior parte
pubblicati sugli Annali di medicina navale e coloniale e inte-
ressanti il campo della ricerca medica, dell’igiene e della mi-
crobiologia. L’accostamento a Fleming è conseguente al suo
lavoro sulle muffe: “Sugli estratti di alcune muffe”, Annali di
igiene sperimentale, edito nel 1895, lavoro che gli decretò da
parte di illustri cattedratici e scienziati di medicina un posto di
primo piano quale antesignano della scoperta della penicillina.
Non a caso a Roma la via intitolata a suo nome fu posta nelle
vicinanze di quella intestata ad Alexander Fleming.
TODARO SALVATORE
Capitano di corvetta, me-
daglia d’oro al valore militare,
medaglia d’argento al valore mi-
litare (tre concessioni di cui una
sul campo), medaglia di bronzo
al valore militare (due concessio-
ni di cui una sul campo), croce
al merito di guerra (due conces-
sioni), ufficiale dell’ordine del- Il comandante Todaro, qui ritratto con il comandante Borghese
la Corona d’Italia. Osservatore (a sinistra). La Spezia, inverno 1941.
d’aereo. Sommergibilista. Comandante di reparti d’assalto di
superficie. chio 26 naufraghi, che sbarcò quattro giorni dopo a Santa Ma-
Nato a Messina il 16 settembre 1908, entrò quindicenne ria delle Azzorre, episodio che ebbe notevoli ripercussioni sul-
all’Accademia Navale di Livorno, conseguendo la nomina a la stampa anche avversaria. Nel corso della seconda missione,
guardiamarina nel 1928. Dopo un primo imbarco sull’incro- il mattino del 5 gennaio 1941, fra le Canarie e la costa africana,
ciatore Brindisi, raggiunse la nave posamine Lepanto in Mar attaccò col cannone e affondò un piroscafo britannico, di cui
Rosso, impegnata in servizi coloniali. Rimpatriato nel 1930 salvò circa 20 naufraghi, per la maggior parte feriti, che portò
già sottotenente di vascello, dopo la frequenza del corso su- in salvo sulla vicina Isola del Sale (Capo Verde). Il mattino del
periore in Accademia Navale, nel 1931 effettuò a Taranto un 14 attaccò e affondò un terzo piroscafo ma, attaccato a sua vol-
corso di osservatore d’aereo venendo al termine destinato alla ta poco dopo da un aereo, il battello riportò gravi danni, tali da
187 Squadriglia di Elmas. Qui, nel corso di una particolare rendersi necessaria una sosta alle Canarie, dove col benevolo
a
esercitazione di lancio di siluro a pelo d’acqua, incorse in un appoggio delle autorità spagnole, poté eseguire le più urgenti
incidente con l’aereo, riportando lesioni tali da costringerlo ad riparazioni, sbarcare un ferito e proseguire poi per il rientro.
abbandonare l’effettiva attività aerea. Promosso tenente di va- In totale affondò tre piroscafi per complessive 17 687 t, me-
scello nel 1933, tre anni dopo iniziò il periodo di imbarco su ritando una medaglia di bronzo e due medaglie d’argento al
a
sommergibili: dapprima come ufficiale in 2 (1936-1937) del valore militare, fu tre volte citato nel Bollettino di guerra e la
Marcantonio Colonna e del Des Geneys, quindi come coman- Marina germanica gli concesse la croce di ferro di 2 classe.
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dante (1937-1939) dell’H 4, del Macallè, dello Jalea. A fine 1941 assunse il comando del reparto di superficie
Capitano di corvetta nell’aprile del 1940, l’entrata in guerra della 10 Flottiglia M.A.S. con l’incarico di formare i nuovi
a
dell’Italia (10 giugno) lo colse in comando del sommergibile equipaggi dei mezzi d’assalto e di perfezionare ulteriormente
Luciano Manara, su cui effettuò tre missioni in Mediterraneo; questi ultimi. In tale funzioni ebbe l’attestato di benemerenza
trasferito a settembre sul Comandante Cappellini, passò a ope- per lavori utili alla Marina.
rare in Atlantico con base a Bordeaux. Sul Cappellini eseguì Durante la primavera del 1942 partecipò alla preparazione
due missioni da ricordare per l’aggressività e la tenacia in azio- della “Colonna Moccagatta”, costituita da mezzi navali veloci
ne e soprattutto per l’umanità dimostrata verso il nemico vinto. e materiali necessari per operare in Mar Nero, dove la colla-
Nella notte sul 16 ottobre 1940 attaccò e distrusse un grosso borazione della Marina italiana era stata sollecitata dall’alleata
piroscafo armato belga, Kabalo, prendendo a bordo e a rimor- Marina germanica per contribuire al blocco del fronte a mare

