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2 Sessione - La memoria dei caduti 121
Ciocchetti Giuseppe, L’Angelo della gloria che bacia il Caduto morente.
Monumento a cippo in marmo e bronzo, 1922. Polla (SA), Piazza del Ponte della Castagna.
Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
La celebrazione della vittoria e la commemorazione dei caduti si tradussero
in una serie impressionante di commissioni pubbliche che si inseriscono nella
tradizione della scultura monumentale che aveva celebrato le vicende e gli eroi
del Risorgimento. Soprattutto a partire dal 1885 con la campagna di «monumen-
talizzazione» del Gianicolo si era esaltata l’epopea garibaldina e a partire da
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quegli anni si erano volute esaltare l’unità e l’identità della nazione e ricordare il
contributo delle vite umane alle lotte per l’Indipendenza.
La vicenda monumentale della Prima guerra mondiale si era aperta in Italia
nel maggio del 1915 con la realizzazione del monumento ai Mille di Quarto alla
cui inaugurazione era presente D’Annunzio con un discorso fortemente inter-
13 Tobia Bruno: Monumenti ai caduti. Dall’Italia liberale all’Italia fascista, in La morte per la patria. La
celebrazione dei caduti dal Risorgimento alla Repubblica, a cura di Oliver Janz e Lutz Klinkhammer,
Roma, Donzelli Editore, 2008, p. 48.