Page 19 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
P. 19

Intervento del Capo di Stato Maggiore della Difesa                      17




          ti”, ed è pilastro della nostra identità culturale e morale, componente eterna
          della storia nazionale.
              Anche per questo, dunque, il convegno odierno e le discussioni che seguiran-
          no, costituiscono un evento utilissimo per diffondere adeguatamente quella cul-
          tura collettiva, fatta di eventi storici, uomini valorosi ed esempi virtuosi, che coin-
          volge da vicino la storia del nostro Paese, superando qualsiasi forma di retorica.
              Una storia preziosa che assume significato attuale, principalmente nei riguar-
          di delle nuove generazioni, chiamate a onorare, e soprattutto a ravvivare, il ricor-
          do di tutti i nostri caduti, che con il loro sacrificio hanno contribuito a costruire
          e consolidare l’unità nazionale della nostra amata Italia.
              In tale quadro, intendo esprimere un convinto ringraziamento al Commissaria-
          to Generale per le Onoranze ai Caduti, per la delicata ed instancabile opera quoti-
          diana e per il prezioso coordinamento delle celebrazioni correlate al Milite Ignoto.
              Si tratta di un ente interforze a configurazione operativa di indiscusso valore,
          che da oltre cento anni si occupa con profonda passione al recupero e alla defi-
          nitiva sistemazione dei caduti di tutte le guerre oltre che della gestione e valoriz-
          zazione degli oltre 200 sacrari militari in Italia e all’estero.
              Sacrari che, da Custoza fino a El-Alamein, raccontano chi siamo stati, come
          nazione e collettività, ravvivando il ricordo di chi ha creduto nel nostro tricolore
          nel nostro ideale di patria.
              Questi sacrari sono oasi di valori nazionali, attraverso i quali la difesa tra-
          smette e rafforza il culto della memoria dei caduti, militari e civili, che hanno
          sacrificato le loro esistenze a partire dalle campagne risorgimentali sino alle più
          recenti missioni di pace.
              Quella del Commissariato Generale è, quindi, una missione meritoria ed edi-
          ficante, perché capace di travalicare la dimensione temporale attraverso un effi-
          cace processo di divulgazione del culto del sacrificio, di quanti si sono immolati
          per consentirci di prosperare e vivere secondo i principi democratici propri della
          nostra cultura.
              Principi che, è bene ricordarlo, rappresentano un privilegio da preservare,
          un patrimonio morale preziosissimo, esposto tuttavia all’erosione dell’incedere
          inesorabile del tempo che modifica codici comportamentali, percezioni, orienta-
          menti e scale di priorità.
              Disponiamo, difatti, di un’eredità spirituale e immateriale, trasmessaci dai no-
          stri padri, che abbiamo l’obbligo morale di salvaguardare e difendere dinanzi al
          vorticoso mutare del contesto strategico, che alimenta narrative fuorvianti e non
   14   15   16   17   18   19   20   21   22   23   24