Page 213 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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          3  Sessione - Il cittadino in armi                                    211



              Scrisse l’allievo pilota Emilio Bernasconi all’amico sottotenente di fanteria
          Raffaello Cresci. Non si era ancora molto lontani da quello che scrisse Felice
          Porro, Ufficiale Osservatore, Comandante della 48^ Squadriglia e del XII Grup-
          po Aeroplani, futuro generale di squadra aerea della Regia Aeronautica


                […] nel 1915 ogni apparecchio era un tentativo; ogni prova un rischio, i difetti in
                gran numero e pericolosi. 13

              Entrambi questi concetti li troviamo espressi in una lettera che Natale Palli
          scrisse alla madre:

                […] l’aviazione fa delle vittime anche in tempo di pace; ma vedrai fra non molti
                giorni gli effetti dei combattimenti per terra e per mare, vedrai le migliaia di vit-
                time che ogni giorno usciranno dalle trincee insanguinate e dai gorghi del mare,
                allora benedirai alla mia determinazione che ora tanto ti turba; anzi temo che
                qualcuno potrebbe dirmi vigliacco perché fuggo i pericoli di una guerra di trincea;
                però io sento di non meritarmelo perché, se alla morte brutta sfuggo facendomi
                aviatore, non è per paura o per pusillanimità, ma solo per la grande passione che
                mi porta al volo, per un fulgido ideale che mi illumina tutto un orizzonte lontano
                e più ancora per un intimo e sacro presentimento che alla mia Patria sarò più
                vantaggioso ed utile seguendo questa via che combattendo con spada e fucile. 14


              Si procedeva per tentativi rischiando la propria vita, decollando, sostanzial-
          mente, su strutture di legno con ali di tela tenute assieme da un sistema di tiranti;
          i motori, poco affidabili, erano costruiti con materiali a volte rivelatisi scadenti.
              Il nuovo combattente, dopo le selezioni, affrontò un nuovo ciclo di forma-
          zione. In base alla categoria di appartenenza si svolgevano percorsi formativi
          diversi, tutti volti ad affinare le conoscenze teorico/pratiche necessarie per la
          peculiare mansione che dovevano svolgere in volo. Così i piloti frequentarono i
          corsi di pilotaggio presso le scuole di volo; gli Ufficiali Osservatori, che mentre
          all’inizio del conflitto venivano formati presso le squadriglie da ricognizione, in
          seguito frequentarono la Scuola Osservatori di Centocelle; i mitraglieri effettua-




          13   Porro Felice, La guerra nell’aria, Corbaccio, Milano 1935, p. 44.
          14   Natale Palli, valoroso pilota, combattente e uomo, decorato di due medaglie d’oro al VM,
              due medaglie d’argento al VM un OMS, due medaglie di bronzo al VM e una croce di guerra
              belga. Fu il pilota che portò Gabriele d’Annunzio su Vienna. Cfr. Porro, A. Natale Palli,
              U.S.A.M., 1973.
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