Page 238 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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236        Il Milite Ignoto: sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della Nazione




               I Comandi territoriali dell’Arma dovettero far fronte ad una recrudescenza
            della criminalità comune, provvedendo al mantenimento dell’ordine pubblico
            turbato da scioperi e manifestazioni di piazza.
               Ai nuovi compiti militari derivanti dalla necessità di garantire la vigilanza de-
            gli obiettivi sensibili, si aggiunse il rispetto dei bandi militari e del coprifuoco
            in molte zone della Penisola e dalla necessità di assicurare la Leva, la ricerca dei
            renitenti ad essa e dei disertori.
               Restarono sempre accanto alla popolazione, operando in condizioni sociali
            particolarmente dure a causa di una povertà dilagante e, nelle zone di confine,
            dove il fuoco d’artiglieria e le incursioni via aria erano una costante in quanto
            la loro conquista da parte degli Austro-Ungarici avrebbe garantito il controllo
            delle vie di comunicazione ai principali centri dell’Impero, i Carabinieri ancor più
            rimasero accanto a quei cittadini.
               Gorizia fu uno di questi centri, lungamente contesa tra i due eserciti. Dall’8
            agosto 1916, data in cui la città fu conquistata dal VI Corpo d’Armata italiano,
            furono proprio i Carabinieri a gestire le delicate fasi che videro la riorganizzazio-
            ne civile di quel luogo martoriato.

































                             Gorizia: Carabinieri presidiano le vie cittadine conquistate
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