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4 Sessione - Il ricordo della vittoria 295
Il Dovere e la Memoria – L’evoluzione delle celebrazioni
del 4 novembre
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di Lorenzo CADEDDU
er esplicare il significato
P del termine “dovere” e
nello stesso tempo dare con-
tinuità alla memoria mi viene
istintivo accennare all’ultimo
anno della grande guerra
che si era concluso, almeno
sul fronte italo-austriaco, un
anno dopo le vicende di Ca-
poretto.
Il nostro esercito, dopo
aver consolidato una linea
difensiva lungo il corso del
fiume Piave, nell’autunno
del 1918 riuscì a capovolgere una situazione difficile passando ad una offensiva,
nata solo come manovra per richiamare sul fronte italiano forze nemiche, ma
che imprevedibilmente fu in grado di travolgere l’esercito austro-ungarico nella
cosiddetta battaglia di Vittorio Veneto.
La Germania fu l’ultima a cadere: un po’ perché l’alleata Austria aveva già
sottoscritto l’Armistizio, un po’ per l’estendersi dei tumulti rivoluzionari all’in-
terno del Paese e un po’ perché l’Esercito italiano, abbondantemente penetrato
nei confini dell’impero asburgico, minacciava di affacciarsi alla regione bavarese
colpendo, sul retro, lo schieramento tedesco.
La complessiva vittoria degli eserciti dell’Intesa fu determinata da una serie di
fattori sui quali, più di tutti, influì una aumentata disponibilità di mezzi d’arma-
mento manifestatasi con il protrarsi del conflitto.
1 Centro Studi Storico-Militari sulla GG “Piero Pieri”.