Page 57 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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1 Sessione - Il tributo di sangue 55
dell’amministrazione. Rifornimenti alimentari, strade e ferrovie, legge e ordine
pubblico, genio civile, sanità, Chiesa, istruzione, servizio postale, perfino agricol-
tura, e tutto per una popolazione più grande di qualsiasi unità amministrativa in
Inghilterra, eccetto Londra. […] Il lavoro va avanti senza soste; l’orario di ufficio
è molto più lungo che in qualsivoglia ufficio civile in tempo di pace. Ci sono pochi
ufficiali, ammesso che ve ne siano, che lavorano meno di quattordici ore al giorno
e che non sono ancora al loro posto a notte avanzata. […] Tutta l’attività in ogni
dipartimento è organizzata secondo una precisa routine e per la maggior parte si
svolge in ufficio. Una delle maggiori difficoltà per tutti coloro che prestano servi-
zio al Gran Quartier Generale è proprio quella di non potersi assentare dall’ufficio
abbastanza spesso e abbastanza a lungo per prendere davvero contatto con la
realtà del fronte. Ben pochi riescono a spingersi più avanti dei comandi d’armata.
Oltre che alla pianificazione dei movimenti di truppe, funzionali innanzitutto
alla rotazione dei reparti in linea e all’afflusso dei complementi e dei rimpiazzi, i
carichi di lavoro erano in larga parte dovuti alla gestione del problema dei rifor-
nimenti, esaltato sia dalle dimensioni degli eserciti, sia dalle caratteristiche degli
armamenti. Se nel 1870 l’artiglieria tedesca aveva sparato in media 199 colpi per
bocca da fuoco in una campagna durata cinque mesi, nel 1914 la stessa artiglieria
entrò in campo con una dotazione di 1.000 colpi per pezzo che si esaurì nell’ar-
co di cinque o sei settimane. Nel 1918 il consumo di munizioni arrivò anche a
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400 o 500 colpi al giorno per pezzo e l’azione di controbatteria finalizzata alla
distruzione di una batteria avversaria poteva richiedere dai 400 ai 600 colpi di
medio calibro. Sempre nel campo della logistica, se nel 1870 i nove decimi del
fabbisogno di una divisione erano costituiti dal cibo per gli uomini e dal forag-
gio per i cavalli, nel 1916 i due terzi dello stesso fabbisogno erano rappresentati
dalle munizioni e da mezzi e materiali del genio, in una gamma che andava dal
filo spinato alle tavole di legno per le baracche e il rivestimento dei ricoveri. Se si
considera poi che tutto doveva affluire dalle retrovie, si comprende ancor meglio
il significato dell’espressione guerra industrializzata, con specifico riferimento
alla dimensione logistica che assorbiva massicciamente l’attività dei comandi.
Dal punto di vista gestionale tutto questo funzionò piuttosto bene, come
dimostra il fatto che gli eserciti tennero il campo fino all’ultimo, almeno là dove
le risorse lo consentirono, il che significa che il processo fu senz’altro efficiente,
ma rese ancora più grande la distanza tra i comandi e le prime linee, creando una
30 MARTIN VAN CREVELD, Command in war, pp. 184-185.