Page 52 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
P. 52
50 Il Milite Ignoto: sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della Nazione
raccomandare una diversa chiave di lettura. Le ricerche condotte sul processo
25
conoscitivo dimostrano infatti che si tende a imparare soprattutto dall’esperien-
za, e non sorprende quindi che siano le lezioni apprese sul campo a determinare
come una nazione debba addestrare ed equipaggiare le proprie forze armate, e
anche come debba misurare la potenza militare delle altre. Le convinzioni così
maturate, una volta che si siano radicate, condizionano la capacità di ricono-
scere e comprendere in tempo di pace le innovazioni possibili e la loro portata,
soprattutto nei periodi di grande fermento tecnologico o dottrinale. La loro for-
za può essere tale da impedire di riconoscere l’emergere di manifestazioni del
fenomeno bellico diverse da quelle note, e da indurre un’errata interpretazione
delle evoluzioni nel settore degli armamenti. Indicatori parziali e considerazioni
di natura teorica non sostenute dall’evidenza non hanno la forza necessaria per
scardinarle, e questo è quanto accadde in Europa nell’“età degli ingegneri”. Lo
stallo sanguinoso che caratterizzò la Grande Guerra ne fu la diretta conseguenza,
a dimostrazione di una generale incapacità di anticipare gli sviluppi futuri. Allo
stesso modo è però giusto dire che il confronto con la realtà del campo di bat-
taglia mise in moto un processo di adattamento che, pur dovendo vincere una
notevole isteresi per adeguare dottrina ed equipaggiamenti, del resto connaturata
alle organizzazioni complesse, fece degli eserciti delle “learning organization”
capaci di una profonda trasformazione ben evidente nel 1918.
Uno dei problemi che lo scenario della Grande Guerra impose di affrontare
fu quello del comando e controllo, e le soluzioni adottate contribuirono a dise-
gnare le caratteristiche del conflitto in misura non inferiore alla tecnologia degli
armamenti. Le dimensioni degli eserciti in campo furono uno degli elementi del
problema, enfatizzando gli aspetti gestionali e logistici che dopo il 1870 si era
cercato di affrontare adottando il modello di stato maggiore perfezionato dalla
Germania. Tra le grandi e le medie potenze le uniche a non seguire questa strada
furono la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, che non a caso erano anche le uniche
a non utilizzare lo strumento della leva avendo così eserciti molto più piccoli
e composti da professionisti a lunga ferma. Là dove fu creato uno stato mag-
giore, il livello di preparazione e la professionalità degli ufficiali usciti dai duri e
impegnativi corsi delle scuole di guerra sorte in quegli anni per selezionarne e
25 THOMAS G. MAHNKEN, Uncovering ways of war. U.S. Intelligence and Foreign Military Innova-
tion, 1918-1941, Cornell University Press, Ithaca, New York, 2009, pp. 6-7.