Page 51 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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          1  Sessione - Il tributo di sangue                                      49



          sia ancora più difficile adattare a una nuova impostazione dottrinale l’addestra-
          mento delle truppe, tanto più in mancanza di dati certi e inequivocabili quali
          quelli che soltanto l’esperienza può fornire:

                Un soldato […] in tempo di pace è come un marinaio che naviga con punto
                stimato. Ha lasciato il riferimento sicuro dell’ultima guerra e procede estrapolan-
                do dall’esperienza di questa. Maggiore è la distanza da quel punto di partenza,
                maggiore è la probabilità di commettere un errore. Di quando in quando c’è uno
                squarcio nelle nubi sotto forma di un conflitto minore da qualche parte nel mon-
                do, e questo gli consente di aggiustare la rotta facendogli vedere se determinate
                armi o tattiche siano davvero efficaci, ma si tratta sempre di un dato incerto. […]
                Per la maggior parte della sua navigazione deve procedere nella nebbia del tempo
                di pace fino all’ultimo momento. Allora, quanto probabilmente è ormai troppo
                tardi, le nubi si alzano e si trova la terra subito davanti, con frangenti e rocce. A
                quel punto capisce se i suoi calcoli sono stati giusti o sbagliati. 24


              Questa similitudine di un noto storico militare britannico fotografa in modo
          efficace quanto accadde tra il 1871 e il 1914, mentre l’organizzazione razionale
          del lavoro teorizzata da Taylor e l’organizzazione razionale dello Stato delineata
          da Weber modificavano il paradigma della guerra. Il tentativo di comprendere
          le innovazioni in campo tecnologico e dottrinale deve spesso superare l’osta-
          colo della visione imperante e delle aspettative esistenti, frutto delle esperienze
          dei passati conflitti e della cultura organizzativa. Questi fattori condizionano la
          capacità di un osservatore di distinguere cosa è significativo da cosa non lo è,
          nonché la capacità di interpretare in modo corretto i risultati di questa analisi.
          Di norma, e certo non solo in campo militare, i dati che confermano quanto già
          noto e sono coerenti con le aspettative vengono prontamente accettati, mentre
          quelli che suggeriscono il contrario sono rigettati o ignorati. La ricerca nel cam-
          po della psicologia cognitiva ha infatti dimostrato che preconcetti e conoscenze
          consolidate hanno una forte influenza nell’analisi delle informazioni caratteriz-
          zate da un elevato tasso di ambiguità o di innovazione, come è il caso degli indizi
          relativi all’emergere di nuove tecnologie o nuove dottrine. Maggiore è il livello
          di incertezza, maggiore è l’impatto delle conoscenze consolidate sul processo di
          comprensione, anche quando il sommarsi di sempre nuovi indizi sembrerebbe





          24   MICHAEL HOWARD, Military Science in an Age of  Peace, “Journal of the Royal United Ser-
              vices Institute for Defence Studies”, March 1974, pag. 4.
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