Page 24 - Archivi, Biblioteche, Musei Militari. Lo stato attuale, le funzioni sociali, gli sviluppi
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Archivi e Biblioteche: sessione 111atttttina
Ma l'incremento (]Uantitativo della documentazione storica, determinato da una
nuova ed appropriata strategia di conservazione, richiede, come conseguenza naturale,
sedi idonee e ben attrezzate, che consentano sia di accrescere il numero degli utenti
giornalieri sia di ricevere, nel tempo, i versamenti di fondi archivistici; ed ancora, com
porta la presenza di un organico adeguato nel numero e nella formazione professiona
le. Queste necessità sono in netto contrasto con la situazione odierna in cui si trovano
gli istituti di conservazione militari - ben conosciuta e da sempre denunciata non solo
dall'utenza ma anche dai responsabili degli U f fici storici e dei Musei militari - caratte
rizzata da endemiche carenze degli spazi e della dotazione di risorse umane, e non solo
di quelle con qualifiche tecnico-scientifiche; circostanza, quest'ultima che non può esse
re supplita solo con il ricorso, pur di grande importanza e valenza, a collaboratori e con
sulenti esterni.
Purtroppo un segnale negativo, in materia di personale, viene dalle tabelle organiche
dell'Amministrazione Difesa, pubblicate dal Ministero nel gennaio del 2005, dove
emerge la permanenza del profilo eli "Bibliotecario" e la soppressione eli quello di
"Archivista eli Stato", che è stato fatto confluire nel profilo di "Collaboratore bibliote
cario", per il quale si prevede lo svolgimento eli attività che nulla hanno a che fare con
il settore specificatamcnte archivistico.27
Alcune considerazioni finali
È evidente che la soluzione definitiva dei problemi derivanti dalle strutturali defi
cienze degli spazi c degli organici non rientra nelle competenze degli U f fici storici, e
tanto meno in quelle dei Musei, ma richiede una precisa decisione dei Vertici
dell'Amministrazione della Difesa. Perch , però, non ipotizzare alcune soluzioni alter
é
native, da adottare anche in via provvisoria, prendendo spunto da quanto già sperimen
tato nello stesso ambito militare?
Per la formazione e l'aggiornamento del personale, si potrebbe pensare, ad esempio,
U
a convenzioni con le n iversità per lo svolgimento eli appositi corsi in Scienze archivi
stiche - nonché in Scienze librarie, museologiche c museografiche - analogamente a
quanto già stipulato dallo Stato Maggiore della Difesa e dagli Stati Maggiori di Forza
Armata con alcune Università, al fine di vedere riconosciuti al personale militare gli
studi svolti presso le Accademie e conseguire, mediante esami integrativi e la redazione
di una tesi finale, ulteriori titoli accademici.
Infine, un'altra possibilità potrebbe essere rappresentata dal ricorso alla riserva sele
zionata, strada già seguita dallo Stato Maggiore dell'Esercito per la realizzazione eli un
progetto eli comunicazione culturale avente come oggetto i beni artistici conservati nei
Musei della Forza Armata c per l'attuazione eli un progetto per la catalogazione dei
monumenti e delle opere d'arte in Afghanistan.28
Anche l'emanazione eli una nuova regolamentazione generale che stabilisca e sanci
sca le responsabilità in materia eli tutela e sorveglianza sul patrimonio documentario
prodotto, che estenda a nuove tipologie documentarie la conservazione permanente e
che individui quali siano gli istituti eli conservazione, non può essere demandata unica
mente alla volontà degli U f fici storici e dei Musei militari, ma richiede un diretto coi n-
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