Page 31 - Archivi, Biblioteche, Musei Militari. Lo stato attuale, le funzioni sociali, gli sviluppi
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Giovanni Sar geri
mente internazionale, di una disciplina, la Storia Militare che, con fatica, ha ricevuto un
crisma di autonomia attraverso l'istituzione di cattedre universitarie e successivi dotto
rati di ricerca.
Il settore essenziale che impegna l'Ufficio Storico è quello della ricerca storiografi
ca, che interessa direttamente l'Archivio storico e le Biblioteche m i litari; in essi sono
custoditi i preziosi patrimoni, dai quali è tratta la materia " f ondamentale" per gli studi
di storia militare.
I fondi dell'archivio
L'antico U ffi cio militare aveva il compito di "raccogliere" e conservare nel suo
archivio documentazione di particolare interesse, al fine di elaborare la storia delle isti
tuzioni militari del Regno e quella delle campagne militari. Dalla sua costituzione ad
oggi, quindi, l'Ufficio Storico ha avuto la duplice funzione di centro di studi di storia
militare e di archivio. Nel quadro dell'amministrazione archivistica italiana, questa par
ticolare concessione, per la quale O r gani Centrali militari non versano la propria docu
mentazione all'Archivio Centrale dello Stato, ha acquisito forza di legge in esito al Testo
Unico del 29 ottobre 1 9 99, n. 490 (art. 30) , aggiornato recentemente dal Decreto
Legislativo del 22 gennaio 2004, n. 42 (art. 4 1 ) , che esenta gli Stati Maggiori delle Forze
Armate da tali obblighi per quanto attiene "la documentazione di carattere militare e
operativo".
U t ilizzato come archivio di deposito dei diversi u f fici del Comando del Corpo di
Stato Maggiore e del Comando Supremo, di alcuni u ffi ci del Ministero della Guerra
(gabinetto e divisione stato maggiore) e altri Enti (Commissione Suprema di Difesa e
vari comitati, Addetti e Missioni militari, Rappresentanti militari in O r ganismi interal
leati ed internazionali, ecc.), l'archivio storico ha accolto numerosi versamenti di docu
mentazione, spesso non ordinata e non sottoposta a preventive operazioni di scarto.
L'Ufficio, fino ai tempi recenti , non ha potuto disporre di personale, militare o civi
le, specializzato in archivistica, né di collaborazione esterna qualificata cui commissio
nare lavori di riordino. Il materiale documentario, quindi, nonostante il ponderoso lavo
ro di sistemazione delle carte svolto nel tempo dal ridotto personale e f fettivo, non è
stato ordinato secondo il metodo storico, cioè nel rispetto, fin dove possibile, della
disposizione originaria delle carte, attribuita nell'archivio corrente (o registratura) dal
soggetto produttore. Molto spesso la documentazione è stata ordinata per materia,
seguendo diversi, quanto antiarchivistici criteri (per argomento: per esempio Eritrea,
Somalia, Libia, ecc.; per periodo storico relativo a particolari eventi bellici: per esempio
la guerra itala-etiopica, la guerra civile spagnola, ecc.; per soggetti produttori simili: per
esempio le carte delle Intendenze nella Prima Guerra mondiale, ecc.).
Per quanto riguarda i diversi mezzi di corredo per la consultazione, quasi tutti i fondi
hanno degli elenchi (repertori) di limitato livello di analiticità, in generale molto appros
simativi, senza alcuna introduzione storico-istituzionale, che, tuttavia, consentono di
effettuare ricerche sulla documentazione.
Nel 1 9 99 lo Stato Maggiore dell'Esercito ha inteso avviare le attività per il riordino
dei fondi del suo archivio, ottenendo la collaborazione di eminenti sto r ici e di esperti di
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