Page 35 - Archivi, Biblioteche, Musei Militari. Lo stato attuale, le funzioni sociali, gli sviluppi
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Giotmmi S argni


         La Biblioteca Militare di A1tigl1ia e Genio  (13A  G ) è la biblioteca militare a carattere tec­
       nico  più  importante  in  I t alia,  con  i  suoi  60.000  volumi  interamente  riguardanti
       l'Artiglieria ed il Genio. Discende dalla Biblioteca eli artiglieria e fortificazione, nata nel
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      lontano  7 29 in Torino a latere delle Scuole tecniche eli artiglieria e fo t ificazione, volu­
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       te  dal futuro Re  eli Sardegna Carlo  Emanuele III. Attualmente ha sede in Roma, ove
       svolge un  suo importante  u olo nel campo delle ricerche nello speci fi co settore.
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         Attualmente, le Biblioteche di Presidio, alle quali l'Ufficio Storico commette un'as­
       segnazione di bilancio, sono nel numero eli  4 . Sono ubicate nelle seguenti città: Milano,
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      Torino, Padova, Verona, Trieste, Modena, Firenze, Civitavecchia, Viterbo, Napoli, Bari,
       Reggio Calabria, Palermo c Cagliari.
         L'accesso, nel caso in cui la Biblioteca sia ubicata all'interno di una struttura milita­
       re, è regolato dalle consuete norme. Il prestito dci volumi è ammesso, in virtù di quan­
       to previsto dalle norme per la gestione e la contabilità delle biblioteche militari. Presso
       le stesse è possibile, inoltre, consultare i libri editi dall'Ufficio Storico.
         I problemi che si trovano a dover risolvere gli Enti militari che gestiscono le biblio­
       teche eli presidio sono connessi, in alcuni casi, alla mancanza eli adeguati locali ove col­
       locare gli arredi e il patrimonio librario disponibili. Ciò, soprattutto, in circostanze eli
       eredità della biblioteca, dovuta a scioglimenti/  riordinamento degli Enti stessi, o di cam­
       bio sede; in altri casi, per un'effettiva inclisponibilità di personale che si possa dedicare
       alla gestione della biblioteca in maniera continuativa cd efficace.


         Conclusioni
         Sono  fermamente convinto  che la situazione  attuale, appena fugacemente tratteg­
       giata, sia il risultato di scelte prioritarie condizionate dalle sempre insufficienti disponi­
       bilità economiche che portano a privilegiare l'una o l'altra attività.
         Sono altrettanto convinto, tuttavia, che il "polo storico" in tutte le sue manifestazio­
       ni stia assumendo sempre maggiore rilevanza. Quotidianamente su varie testate giorna­
       listiche si leggono articoli eli carattere storico; anche la produzione letteraria in questi
       ultimi tempi è particolarmente fertile e invita al revisionismo e ad una nuova analisi sto­
       rica eli molte vicende che presentano elementi di indeterminatezza.
         Le mostre tematiche in occasione eli particolari ricorrenze sono sempre più frequen­
       ti, per non parlare  dei convegni  storici, anche a livello internazionale, che richiedono
                                                                 d
       una partecipazione sempre maggiore in considerazione della spinta  ' interesse cultura­
       le che li alimenta. L'impatto mediatico di tali manifestazioni è sempre più imponente e
       richiede tutta la dovuta attenzione.
         Altro aspetto sensibile, ritengo, è la velocità dell'informazione: ci si è abituati a rispo­
       ste veloci, basta "cliccare due volte" e si ha un quadro di ricerca per trovare le risposte
       a ciò  che si vuole conoscere.
         La ricerca eli  archivio, purtroppo, è  tutt'altra  cosa perché gli  strumenti disponibili
       non sono adeguati per avere una risposta rapida. l� auspicabile, quindi,  n 'analisi delle
                                                                     u
       problematichc che investono eli massima tutti gli Uffici Storici delle Forze e dci Corpi
       Armati che possa dare una risposta comune e coerente per una migliore fruibilità della
       documentazione storica da parte del pubblico.



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