Page 39 - Archivi, Biblioteche, Musei Militari. Lo stato attuale, le funzioni sociali, gli sviluppi
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Ersilia Graziani
studio, la consultazione dei documenti prima della scadenza dei termini sopra enuncia
ti e veniva data al Capo Ufficio interessato la facoltà eli autorizzare le richieste eli ripro
duzioni dei documenti.
Il d.m. del 1 9 90 era stato preceduto da disposizioni che prevedevano un accesso
molto limitato dal momento che l'archivio dell'Ufficio Storico della Marina Militare,
l
come quello delle altre Forze Armate, non era aperto alla i bera consultazione.
Le prime norme del dopoguerra sulla consultabilità elci documenti conservati
nell'Ufficio Storico della Marina vennero pubblicate nel Foglio d'ordine ministeriale
(d'ora in poi F.O.M.) n. 42 elci 5 luglio 1 9 47. Per arginare una prassi seguita in passato,
si prescriveva l'assoluto divieto del prestito esterno dci documenti, con l'esclusione
degli Enti c Comandi dello Stato Maggiore c di privati, cui fosse stata a ffi data la reda
zione di studi c monografie per conto dell'Ufficio. La consuetudine del prestito ester
no eli documenti è stata definitivamente abolita da norme successive, ma ha lasciato
traccia in alcune lacune dell'archivio. Gli utenti, sia civili che militari, dovevano inoltra
re richiesta di consultazione al Capo dell'Ufficio che poteva esercitare il diritto di cen
sura su ciò che, secondo le disposizioni impartite, non doveva essere divulgato.
Queste disposizioni furono, nel tempo, più volte rielaboratc, rendendo sempre più
rcstrittivo il regime del prestito fino ad arrivare al 9 55, quando esso fu definitivamen
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te abolito e, fermo restando il principio generale della chiusura alla libera consultabili
tà, fu stabilito che i documenti conservati potessero essere consultati esclusivamente
presso l'Archivio c previa autorizzazione del Capo Ufficio, che potessero anche effet
tuarsi copie dei documenti di interesse. L'autorizzazione alla consultazione dei doctl
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menti anteriori al 9 004 era concessa dal Capo dell'Ufficio Storico, per quelli posterio
ri doveva presentarsi richiesta di autorizzazione al Gabinetto del Ministero Difesa -
Marina. Al Capo dell'Ufficio Storico veniva inoltre conferito il compito eli valutare i
saggi redatti sulla base dei documenti dell'Archivio.
Nel 1 9 79, infine, cominciano a porsi le premesse che porteranno, u n dici anni più
tardi, al decreto ministeriale che sancisce la libera consultazione elci documenti, dopo
una riunione interministeriale cui parteciparono i rappresentanti dei ministeri degli
Esteri, dei Beni culturali, della Difesa, Interni e del Senato, con lo scopo di uniformare
i limiti di consultabilità. Unanimemente si decise di adottare le norme previste nell'art.
21 del d.p.r. 1 4 09/63 e di abbassare, in casi particolari e previa autorizzazione, il limite
della consultabilità da 50 a 30 anni, ma in ogni caso di non superare mai il limite del
1 9 45. I rappresentanti degli archivi militari, disposero tuttavia che, in considerazione del
carattere riservato di tali archivi, fosse attribuita al Capo dell'Ufficio la più ampia facol
tà discrezionale nel rilascio dell'autorizzazione alla consultazione. Il d.m. 1 ° giugno
1 9 90, sopra ricordato, ha reso operative queste disposizioni, richiamate più recentemen
te in una circolare del 5 settembre 1 9 94 della Presidenza del Consiglio dei ministri -
Autorità nazionale per la Sicurezza, sulla gestione della documentazione classificata di
interesse storico.
Versamenti all'archivio dell'Ufficio Storico
In tutte le relazioni sull'attività dell'Ufficio Storico, compilate annualmente, i vari
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