Page 33 - Archivi, Biblioteche, Musei Militari. Lo stato attuale, le funzioni sociali, gli sviluppi
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Giovanni Sargeri
materia, appartenenti al menzionato Comitato scientifico.
Le problematiche che scaturiscono da una maggiore visibilità dell'archivio storico e
conseguentemente da una maggiore possibile fruibilità della documentazione possono,
a mio avviso, essere distinte in interne o esterne: vale a dire una migliore fruibilità ' isti
d
tuto o una migliore fruibilità da parte del pubblico. Esaminiamo questo secondo aspet
to; esso comporterebbe la necessità di: maggiore spazio per la ricezione del pubblico,
per ridurre i tempi di attesa per la consultazione (attualmente i tempi medi di attesa
sono eli oltre tre mesi); personale specializzato che supporti in m a niera adeguata la fre
quenza del pubblico; disponibilità auspicabile di indici dci fondi su supporto informa
tico con una o più stazioni di ricerca.
Mi preme segnalare, per completezza d'informazione, che nel corso del 2004
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l'Archivio storico dello Stato Maggiore dell'Esercito ha ricevuto oltre . 400 visite, circa
8 persone/ giorno lavorativo.
Le questioni da risolvere per il funzionamento interno ottimale dell'archivio preve
drebbero, oltre alle necessità già enunciate, la disponibilità di sufficiente spazio da dedi
care alla sistemazione fisica degli archivi in via di aC(juisizione.
Si è parlato dell'attività divulgativa dell'archivio storico quale bene culturale a dispo
sizione del pubblico, tralasciando volutamente i compiti istituzionali propri della
Sezione che lo gestisce, la quale, essendo un organo dello Stato Maggiore dell'Esercito
è preposta ad una serie di attività peculiari, che si estrinsecano nella effettuazione eli
ricerche, compilazione di memorie o di schede storiche, verifica di dati, valutazioni sto
riografiche, risposta ad interrogazioni parlamentari ecc., che presuppongono la presen
za di personale che segua con l'attenzione necessaria (jueste attività. È quindi intuibile
lo sforzo che il personale compie, sollecitato da questo duplice impegno.
I fondi iconografici
Alla fine clell'800 l'Ufficio Storico era già in possesso eli un discreto archivio icono
grafico costituito da disegni, cartoline e fotografie che Enti militari o u f ficiali allegava
no alle relazioni di viaggio, agli studi tecnici, alle corrispondenze di guerra, alle ricogni
zioni, alle memorie relative acl addestramenti e manovre. Le immagini, però, custodite
in contenitori, in album o inserite nelle carte d ' archivio, non erano in alcun modo uti
lizzate e diffuse. Le successive numerose acquisizioni eli fondi fotografici, relativi a
guerre e campagne, subivano la stessa sorte. Solo negli anni '60 fu presa in considera
zione l'opportunità di organizzare un archivio iconografico.
La decisione si rese necessaria anche in seguito al versamento eli migliaia di fotogra
fie e eli lastre da parte della disciolta Sezione Ci ne foto dell'O fficio Aclclestramento, dove
erano custodite principalmente fotografie della Seconda guerra mondiale. Nello stesso
periodo, iniziarono ad affluire presso l'Ufficio Storico collezioni iconografiche di per
sonalità militari, di privati e eli Enti militari in via eli scioglimento.
Negli anni successivi l'Ufficio arricchi il proprio patrimonio acquistando dal merca
to raccolte di fotografie e eli cartoline, di particolare interesse storico-militare. Ancora
oggi, militari in quiescenza e discendenti eli militari di un qualche rilievo versano all'm·
chivio le immagini storiche eli cui d i spongono, con la certezza che il ricordo dei propri
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