Page 87 - Archivi, Biblioteche, Musei Militari. Lo stato attuale, le funzioni sociali, gli sviluppi
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Pierpaolo Mecca�ie//o
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Libia, Egeo, Slovenia, Dalmazia, r ecia e presso la C.I.A.l\), meno frequentemente con
alti comandi militari periferici o con autorità di governo nei territori eli occupazione. Le
trattazioni si interrompono alla data dell'armistizio, circostanza nella quale andò perdu
to il carteggio dci reparti dislocati in territorio di occupazione (tutti quelli mobilitati).
È singolare, in questo quadro, la presenza relativamente consistente di corrispon
denza del Comando R. G. F. dell'Africa Orientale pervenuta con regolarità a Roma fino
all'estate 9 41 , evidentemente mediante il noto servizio eli corriere aereo speciale.
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Si tratta di un'eccezione, perché in realtà la competenza del comando generale era
praticamente limitata alla costituzione c al ripianamento dci reparti, destinati poi a
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dipendere, per ' impiego, dai comandi del R. l �scrcito o della R. Marina.
Per il periodo tra l'armistizio e la fine della guerra manca quasi del tutto il materia
le riguardante l'attività della Guardia di Finanza nel cosiddetto "regno del Sud" (alcuni
documenti di qualche interesse sono stati di recente rinvenuti nell'archivio dell'Ufficio
Storico dello S.M.E.) ed è molto ridotto quello relativo alla Luogotenenza.
Più abbondante la documentazione concernente la presenza nel territorio della
Repubblica Sociale (anche se frammentaria, a causa della perdita dell'archivio del
comando generale costituito a Brescia), c quella relativa alla partecipazione alla
Resistenza, in gran parte raccolta, quest'ultima, per merito del generale Giuliano Oliva
a metà degli anni '80, ancora una volta per un'occasione celebrativa, la proposta eli con
cessione eli una Medaglia d'oro al Valor militare alla bandiera.
Come si è già avuto modo di mettere in evidenza, si tratta comunque di documen
tazione quasi del tutto circoscritta alle operazioni belliche in senso stretto. Poco o nulla
è rimasto, ad esempio, dell'attività eli polizia militare, del servizio d'istituto svolto nei
territori annessi od occupati, c del concorso al controllo dell'economia eli guerra, che
soprattutto nel secondo conflitto ebbe uno sviluppo notevole (il solo Comando R.G.F.
presso il Fabbriguerra contava, nel 1 9 43, trenta u f ficiali c circa trecento sottufficiali,
articolati in dodici nuclei investigativi in l tali a c tre all'estero, a Marsiglia, Lt1biana ed
Atene).
Ma è questa una carenza che riguarda tutta l'attività istituzionale, di polizia, della
Guardia eli Finanza, presente nella documentazione d'archivio in misura molto limita
ta. Per il tempo di pace, infatti, le carte si riferiscono quasi esclusivamente a questioni
ordinative o aclclestrative, o ad eventi eli carattere eccezionale, come le missioni all'este
ro, mentre è rara o comunque frammentaria la documentazione riguardante il servizio
d'istituto. La situazione è evidente soprattutto per l'attività svolta negli ormai sessan
t'anni trascorsi dalla fine del secondo conflitto mondiale, per la quale poco vi è in archi
vio, oltre alle relazioni statistiche annuali.
È quindi necessario integrare il corpo centrale dell'archivio, costituito dal carteggio
in qualche modo riconducibile all'attività del comando generale, con il ricorso a fonti
minori.
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Un interesse particolare, sotto questo pr fi lo, presentano gli atti matricolari del per
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sonale, disponibili, per gli f ficiali, a partire dal 8 62 e in gran parte completi anche per
u
la documentazione caratteristica c disciplinare. 1\ un materiale ovviamente soggetto ai
vincoli eli consultazione posti dalla recente normativa in tema di pti!Jary, ma che potreb-
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