Page 50 - Atti del primo convegno nazionale di storia militare - Roma 17-19 marzo 1969
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agli  studi  di  storia  .mil,itare.  Da  qualche  studioso  venne  lamentata  la  dif.
            ficoltà di  accedere  agli  archivi militari,  e  fu  votato un ordine del giorno che
             voleva  essere,  non  già  accusa  all'Ufficio  Storico  dello  S.M.  Esercito,  bensl
             un  invìto  alle  « Autorità competenti »  a  potenziare detto  Ufficio, con  mez·
             zi  finanziari  e  personale  quàlificato,  per  metterlo  in  grado di  rispondere  ad
             ogni richiesta.  Verme espresso  riconoscimento aU'opera  da esso  Ufficio  svol-
             ta  superando  grandi  difficoltà,  ed  io  desidero  confermarlo  in  questa  sede,
             lieto che  sia stato  gettato  un  seme,  che  ba ben  fruttificato,  ed  esprimendo
             la speranza che questo Convegno sia il primo di una lunga serie.
                Vorrei  proporre che  l'Ufficio Storico dello  S.M.  Esercito:
             a)  riprendesse  la  pubblicazione  delle  utilissime  Memorie  Storiche  milit,ui;
             b)  effettuasse  la ristampa  di  pubblicazioni  ormai  esaurite e  reperibili  solo
               con  difficoltà  ed  a  prezzi  di  antiquariato;  mi  rifetisro  principalmente
               alle  campagne  dell'indipendenza  ed  ai  primi  volumi  della  Relazione
                sulla  Grande  Guerra;
             c)  effettuasse  la  ricostruzione  dcgll  avvenimenti  militari  all'8  ser-
                tembre  1943  e  nei  giorni  successivi,  a  Roma,  nella  penisola  e  fuori
               della  Madrepatria.  Su  quegli  avvenimenti  avevo  richiesto  ed  in  parti-
               colare raccolto  testimonianze  di  nttori e testimoni  di  ogni  grado.
                 Gen.  Sq.  A. Domenico LUDOVICO. -  l o  sono  il Gen.  Ludovico  ed
             appartengo  alla  categoria  dei.  dilettanti:  come  tale  va  valutato  il  mio
             intervento.
                 Gli  storiografi  di  professione  fanno  la  grande  storia, direi la  filosofia
             della  storia.  Per  noi,  storici  dilerranti,  e  anche  in particolare  per gli  Uffici
             Storici che hanno il dovere di fornire gli elementi  veri della storia, è  impor-
             tantissimo  prima  di  tutto  registrare  :i  farti  nella  loro  verità.  Alla  ricerca
             dì  questa  vetità  noi  individualmente  possiamo  contribuire  quando  ci  occu-
             piamo  di alcuni  avvenimenti,  o  percbè  ne  siamo  stati  testimoni,  o  maga.ri
             protagonisti;  comunque  quando  disponiamo  di  elementi  positivi  utili  per
             ricostruire  i  flirti  stessi.
                 Ho  fatto  questa  osservazione,  pe.rchè  spesso  gli  storici  professionisti,
             accettano una  versione dei  fatti  e  ci fondano  le  loro elucubrazioni.  E'  dun-
             que molto importante  per  i  fatti  militari  fornire  loro Ja  versione  vera.  Ciò
             che  non  sempre  avviene.
                 Consideriamo per esempio l'incontro di Teano. A  cento anni  di disum-
             za  dal  1860  l'Ufficio  Storico  dell'Esercito,  ad  una  ennesima  richiesta  di
             chiarimenti  da  parte di  persone  che  volevano  sapere  se il famoso  incontro
             è  avvènuro  alla  Taverna  della  Catena  o  in  alui luoghi,  ha  dato una  rispo-
             sta agnostica, e  cioè ha detto che la questione non era acclar:ua  e  che  biso-
             gnava rimetterne la definizione  al Ministero  della  Pubblica  Istruzione.
                 La  precisazione  ropografica  dell"ìncontro  di  Teano  non  è  certamente
             determinante agli  effetti  della grande  storia;  ma riguarda un  episodio  notis-

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