Page 21 - Le Forze Armate. Dalla scelta repubblicana alla partecipazione atlantica - Atti 27 novembre 1997
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STATO, NAZIONE, FORZE ARMATE ALLE ORIGINI DELL'ITALIA REPUBBLICANA 9
quale mi permetto di rinviare per una trattazione più argomentata e documentata
di questa interpretazione, in realtà quegli anni non furono un periodo in cui l'idea-
le nazionale e il sentimento della patria furono assenti nella cultura, nel linguaggio
e nello stile politico dei partiti che diedero vita alla nuova Italia repubblicana C 9 ).
Al contrario, si verificò allora quella che ho chiamato "l'estate di San Mattino" (IO)
dell'idea di nazione e del sentimento della patria, nel senso che queste due entità
divennero ancora protagoniste della scena politica negli anni fra il 1945 e il 1948,
furono evocate e celebr!l.te da tutti .i. partiti fondatori della Repubblica, salvo
qualche eccezione, con una frequenza e una intensità che non si ripeterà mai più
negli anni successivi.
Negli anni fra il 1945 e il 1948 assistiamo in effetti ad una rinascita della patria
attraverso molte patrie, quanti sono i partiti in lotta, ciascuno rivendicando di
essere l'unico o il più fedele interprete della patria. Ci fu in quegli anni una specie
di competizione fra le maggiori forze politiche che fondarono l'Italia repubblicana,
per appropriarsi del monopolio del patriottismo, per dimostrare di essere le mi-
gliori eredi della tradizione nazionale e tutte comunque apparivano volenterose di
ricostruire lo Stato nazionale affermando il patriottismo come un fattore ideale
fondamentale dell'Italia repubblicana, pur precisando che il principio nazionale
è un principio che doveva essere, esso stesso, rigenerato, perché il fascismo lo
aveva inquinato col nazionalismo imperialista, così come aveva inquinato e cor-
rotto le Forze Armate, che dovevano essere depurate, ricostituite con elementi
nuovi e con spirito democratico, e ricondotte alla loro funzione di istituzione apo-
litica e patriottica, strumento di difesa e scuola di civismo democratico. Si possono
esprimere legittime domande sulla natura di questi entusiasmi patriottici, sul loro
carattere contingente o strumentale, ma, nella impossibilità di sondare l'intima sin-
cerità delle convinzioni di un individuo e di una collettività, dobbiamo prendere
atto che la valorizzazione ideale della patria e della nazione, nella riflessione sul
ruolo delle Forze Armate nel nuovo Stato repubblicano, fu comunque presente e
influì notevolmente sull'orientamento dei padri costituenti sul problema della isti-
tuzione militare.
Durante quella "estate di San Martino" della nazione e della patria, anche le
Forze Armate, come istituzione militare della nazione più che come organismo con-
cretamente vivente, godettero un periodo di particolare considerazione da parte
dei rifondatori dello Stato nazionale, e specialmente da parte dei partiti della sini-
stra internazionalista, che durante gli ultimi anni della lotta contro il regime fasci-
sta e soprattutto durante la guerra di liberazione si erano convertiti al patriottismo
e alla salvaguardia dello Stato nazionale.
Per esempio, appariva sostanzialmente cambiato l'atteggiamento dei socialisti
e dei comunisti nei confronti delle tradizioni patriottiche e dell'istituzione militare,
rispetto a quello che essi avevano avuto nel primo dopoguerra. All'inizio del
1945, un settimanale comunista trattò il problema della ricostituzione dell'Esercito
italiano usando espressioni patriottiche insolite nella tradizione antimilitarista e
neutralista della sinistra italiana ... L'epoca che oggi attraversiamo è quella della