Page 92 - Adriatico 1848. Ricerca e significato della contrapposizione marittima - Atti 25 settembre 1998
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                 Anche  Radetzky  si  dà  da  fare  per  far  giungere  a  bordo  il  dispaccio  del
             Governo di Torino, ma l'Albini riesçe a protrarre la sua presenza in Alto Adriatico
             fino  a11'8  settembre (95).
                 A Venezia,  dopo  aver  ricevuto  la  notizia  dell'armistizio  ed  assunto  i  pieni
             poteri,  Manin  aveva  inviato  Tommaseo  a  Parigi  (11  agosto)  per richiedere  l'in-
             tervento francese  per sostenere Venezia,  anche se erano in  corso contatti diplo-
             matici  tra  Austria  ed Inghilterra  per frenare  l'azione francese.
                 Da  Parigi  Tommaseo  aveva  scritto  al  Governo  Provvisorio  di  Venezia  la-
             sciando aperte  delle  possibilità,  in  quanto
                 la  bontà,  con la  quale il  ministro  Barstide accolse, le  mie domande,  le opinioni sue
                 politiche e  religiose,  il  sentimento ch'è in lui della  dignità della  Francia,  operarono
                 ed opereranno  buoni effetti  per noi  ( ... )
                 Le  mie domande intorno al  cessare degli atti ostili,  ed all'invio di altri legni france-
                 si  nell'Adriatico,  hanno già  prevenuto il  vostro desiderio ( ... ) (96).
                 L'azione  di  un comparto filoitaliano  nell'Assemblea  parigina sembrava aver
             avuto successo,  tanto  che
                 alla fine di agosto i francesi decisero di preparare una spedizione militare a Venezia.
                 A Marsiglia  più  di  tremila  uomini  furono  messi  in  pre-allarme e  a  Tolone  le  fre-
                 gate della notta del Mediterraneo imbarcarono provviste per tre mesi (. .. ) Nel cor-
                 so di una riunione segreta del consiglio dei ministri francese, tenutasi probabilmente
                 il 3  o  4  settembre  1848  (.. ,)  la  questione  fu  messa  ai  voti  e  la  tesi  [del  non  in-
                 tervento]  si impose  con la  maggioranza  di un solo  voto (97),
                 Mentre  Albini  dirige  verso  Ancona,  le  navi  austriache  escono  da  Trieste  e
             riprendono il blocco di Venezia, Nel darne comunicazione ai consoli, il  Governatore
             di Trieste specjfica:
                 Essendosi  riattivato  il  blocco  di  Venezia  dichiarato  coll'anteriore  notificazione  3
                 maggio  numero  1575,  e  rimasto  interrotto  per qualche  tempo  in  seguito agli  avve-
                 nimenti  della  guerra,  vengono contemporaneamente  impartiti  ordini  agli  uffizii  di
                 porto ed alle  deputazioni di sanità di  non rilasciare più spedizioni per Venezia, col
                 quale  ordine  cessa  quell'anteriore  interinale  di  cui  fece  comunicazione  a  codesto
                 spettabile consolato  in  data  2 giugno  n,  2099.  Mi  pregio di  porgere a  ciò  avviso  a
                 codesto spettabile consolato,
                                                                Trieste,  16 settembre  1848
                                                                         firmato  Salm (98)
                 Già  il  14  settembre, come riportano  i giornali,  la  squadra austriaca si fa  ve-
             dere ad una decina di  miglia  dal  porto,  ma  Venezia  confida  nella  possibilità  dei
             forti  di  tenerla  lontana  "se volesse  tentare qualche cosa" (99).
                 E qualcosa  tentano  il  25  settembre,  ma  sul  fronte  a  terra,  con  un  attacco
             contro  un forte  della  difesa,  però i "tiraglieri"  austriaci sono respinti (00).
                 In  compenso,  le  navi  austriache  che  attuano  il  blocco  catturano  un  tra-
             baccolo proveniente da Ravenna  con una  compagnia di  volontari  destinati alla
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