Page 303 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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      Maghreb permeueva di approfondire ed espandere 1:1  cooper.tzione economie:~ e
      tecnic-J  con tali paesi.  E tuuavia  i  risuhati cons.:guiti furono modesti per diver~e
      rJgioni. l 'Italia guard:w:r inoltre verso ~1:lha cui era proclive a fornire assistenza
      economica c  finonzt:rna  ollrcché 3  gar.tntime hl  ncutralit3.
          I n Medio Oriente l'ltaliJ perseguiva una politJca di consolidamento dei mpponi
      d'amicizia con il mondo ar:~bo. rincuente i tradizionali vincoli d'amicizia che essa
       mancenev:a  con  qucì  paesi.  Uru  politic che a  Roma si  cercav:a  di arricchire e
      sviluppare  sia  per  finahtil  economiche sia  per contribuire  a  evitare  nuove
      guerre.  in  un'area  :~uraversata da  gr:~vt conflitti, sia  anche  in considerazione
      delle  inquieLUùini su:>cìtate  dal  tentati\'O  deii'Uruone Sovietica  di strumentaliz-
      z:He  la  questione  palcstinc.-;e  per ampli:m:  13  sua  sferJ  d'inOuenz.a  nei  paesi
      ar:rbi (}5)_  Cioè l'Italia  non lesinava le m:rnifestazioni di amicizia e comprensione
       verso il nazionalismo ar:1bo e ti  fondamentalismo islamico. così come dava pure
      chiari segni di amicizia e comprensione ai p:aesi del blocco comunista in Europa,
       attribuendosi Il ruolo ùcll'bonL~I bmJ..>e,r.3f>>. Quella del volonteroso p<!dcre, quella
       di  medi<tre  era  una delle tante  smanie  tr.rdizion~di delkt  politica estera  iwli:~nrr,
       cosi  diffusa  ndlu  no~tra MOrta  da  diventare  una  cost~mte 1371.  Questo  ruo lo  di
       "Paese  am:~nte dell:l  pace" ha  f:~uo sì  che l'lwlia.  favorit.:l  dalla  g ueH:t  fredda.
       coltivasse un suo orticello nelle aree  in cui er:J  maggiormente in giuoco  l'inte-
       resse nazionale. Come si è  gE'I  accennato. tìn d:tlb met:l degli aru11  '50.  l'Italia si
       è  incuneata  tra  i  due l>locclu  contr.rpposti sfrutlandone lo stallo.  e  ha  sempre
       ribadito la  Sll:l  volont:l di dialos.to.
          I nquieta per ti clima d'Intesa  tnst:~uratost tra  l'Occidente e  la Cin:a.  l'Unione
       Sovietica estendeva l'ombra minacCIOS:l dell:l su::t  po1enza militare anche verso il
       golfo Persico alb ricerc:a  dt spnt d'influenz:I  politica.  Dal golfo Persico dipen-
       devano in  larga  misurJ gli ::tpprovvtgion:~mcmi energetici.  l'economia dei p::tesi
       occidentali  e  in p:micobr modo dell'Europa e del Giappone.  Ora, in una situa-
       zione così determinante per l:a  coiiJborJzione iruemnionale e, in deftnitiva, per
       il  mantenimento dell:r  pace.  sì  poneva  il problema della definizione degli inte-
       ressi  priorit:Jrl  dell'ltali:J.  come  democrJZI:I  industriale e.  conseguentemente,
       degli obiettivi cui bpir:tre l'nione intemnion:Jie it.:Jiiaru. Si tr:Jtlava ctoè di concor·
       rere.  unitamente :~gli altri paesi europei. a delineare la  proiezione dell'Italia verso
       i  paesi  del  golfo l'crsico.  come  complesso di relaz.ioni  reciprocamente  vantag-
       giose,  per :tssicur.m: :rll'lt:tlia un':tdeguata sicurezza dei suoi :~pprovvigionamenti
       energetici  in cambio della St:Jbilità  e  dello sviluppo delle forniture  it:rliunc  nei
       diversi  seuori  industriali c  tecnologici.
          Nel perseguire  wle  obieuivo,  l'Italia  St3V:l  (Ira  au.ema  a  non discostarsi  piì1
       di tanto daiJ:t  linett di solid:trictiì e dai!:J esigenz:1 di coordinamenco. d3 cui anche
       in  qLtello sc:tcchiere gh  stati  europei non intendev:ano allomanarsi, con gli altri
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