Page 67 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1915-1943) - Atti 22-24 ottobre 2003
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I.A  FUNZIONE DELL'OPINIONE  PUBBLICA  ITALIANA  DAI.  PRIMO  DOPOGUERRA ...   45

           Il  giorno  dopo,  sul  medesimo  giornale,  nel  suo  editoriale  Ferrera  scriveva:
        "Nessuno dubita che i vincitori  di  ieri  desiderino sinceramente salvare il paese  e
        far  meglio  dei loro avversari.  Ma per eccitare l'odio pubblico contro costoro es-
        si  li  hanno da quattro anni implacabilmente accusati di  aver tradito la patria, mu-
        tilato la vittoria, sperperato il sacrificio della nazione; hanno coltivato e rafforzato
        infaticabilmente,  in  una  parte  della  nazione,  l'illusione  che  altri  uomini  potreb-
        bero far  l'ingoiare al  Destino i suoi decreti  ( ... ).  Gli  ultimi avanzi della nostra ric-
        chezza e della nostra energia non debbono essere  travolti in imprese rischiose di
        cui è difficile  prevedere la fine.  Come tutte le  altre  nazioni  belligeranti,  l'Italia è
        arrivata all'estremo limite dello sforzo possibile:  al  di  là c'è la  catastrofe" (59).
















































           (59)  G.  Ferrero, Ed ora?,  "Il  Secolo" 2  novembre  1922.
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