Page 72 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1915-1943) - Atti 22-24 ottobre 2003
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                La Marina  (capo  di  stato maggiore vice  ammiraglio Thaon di  Revel,  senato-
            re)  si  impegna  in  una  logorante operazione  di  polizia  militare  con i  Carabinieri
            per  individuare  i  colpevoli.  Non  mancano  lettere  anonime  agli  Aiutanti.  Per  al-
            cuni sottufficiali ritenuti di  essere a capo delle agitazioni o, che avendo accesso a
            pratiche riservate si  sospetta che ne abbiano fatto indebito uso, si  dispone il  "tra-
            sferimento di  autorità", di consueto su  unità navali dirette in colonia. Si compio-
            no anche alcuni  arresti, con accuse  di  insubordinazione.  Fra Thaon di  Revel  e il
            ministro della Marina, vice ammiraglio e senatore A.  del  Bono, vi  è un forte  dis-
            senso;  il  capo di stato maggiore,  nel  lamentare con toni accesi  la  mancata corre-
            sponsione di un aumento di paga che da troppo tempo giace all'esame, è preoccupato
            per il  mantenimento della disciplina e propone misure forti.  ealtro è più sensibi-
            le  alla  mancanza  di  condizioni  politiche  per  l'applicazione  di  provvedimenti  se-
            veri; media il presidente del consiglio V. E.  Orlando, con diretto scambio di lettere
            con il  capo di  stato maggiore.
                Una  lettera  della  fine  di  giugno  1919  dal  Gabinetto  del  ministro  ai  coman-
            danti  dei  dipartimenti,  al  comandante dell'armata,  ai  comandi  militari  marittimi
            e al  governatore della Dalmazia tenta di  chiudere la vicenda,  pregando i destina-
            tari di  comunicare al  personale l'assenso  del  presidente del consiglio alla conces-
            sione dei tanto sospirati miglioramenti economici e di inviare a Roma tre sottufficiali
            e  due  sottocapi raffermati  di  ciascun  comando per  conferire con il  ministro,  a
            condizione  che  sia  chiara. "  l'esclusione  di  qualsiasi  idea  di  commissione  o  di
            rappresentanza di  corpi".
                In  effetti  le  intese  raggiunte  non  trovano  subito  compimento  per il  ritardo
            nella corresponsione degli  aumenti  da parte del Tesoro e tra ottobre e dicembre
            1919,  con  ministro  della  Marina  Sechi,  ci  sono  dimostrazioni  di  sottufficiali  a
            Spezia,  in galleria a  Napoli e  sotto l'ammiragliato a Taranto. Alla  fine  del  1919
            sono annunciate facilitazioni  a cooperative edilizie dei  sottufficiali per la costru-
            zione di alloggi  ("Giornale Ufficiale della Marina", R.D.  2043  12 ottobre 1919);
            a Taranto a fine  1920 si inizia la costruzione di alloggi sottufficiali ("Corriere del-
            le  Puglie");  una variante  del  1921 al  "Regolamento di  Disciplina"  rende più re-
            strittive le norme per la retrocessione di grado, concede il  pernotto ai sottufficiali
            ammogliati imbarcati, ecc.  (Adunanza Consiglio Superiore di Marina  10 dicembre
            1921).  È interessante un paragone con la  R.Navy,  per la  quale già dall'inizio del
            secolo  un  sottufficiale  ritiratosi  dal  servizio  (L.  Yexley)  si  batte  per  il  migliora-
            mento delle condizioni di  vita della  bassa forza  con la  pubblicazione del  giorna-
            le "The Bluejacket" e riesce a divenire un valido interlocutore ufficioso dell'ammiraglio
            Fisher  responsabile  del personale navale.
                Dei  due altri maggiori problemi che la Marina deve affrontare in questi anni,
            la campagna antimilitarista della Sinistra e la questione fiumana, il primo viene per-
            cepito come un grave  pericolo e il secondo crea alla Marina condizioni di  disagio.
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