Page 69 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1915-1943) - Atti 22-24 ottobre 2003
P. 69

LA  MARINA DI  FRONTE ALLE  AGITAZIONI  SOCIALI
               NEGLI ANNI  DIFFICILI  DEL  PRIMO  DOPOGUERRA




                                                     RENATO  BATTISTA  LA  RACINE



            A parte le attività per il  fronte interno (Ali.  1)  che esamineremo in dettaglio,
        la  Marina tra il  1919 e il  1922 ha innumerevoli impegni operativi.  Oltre alla  bo-
        nifica dei mari italiani dalle mine, che continua fino  al  1921, nel periodo ripren-
        dono  a  navigare  le  grandi  navi  che  durante  la  guerra  erano  state  praticamente
        ferme.  In sintesi le attività sono: le campagne oceaniche per la  ripresa dei contatti
        intorno al  mondo (corazzate Cavour e Roma,  incrociatori Libia e Calabria),  l'ad-
        destramento  periodico,  le  crociere  delle  navi  scuola,  le  attività  connesse  con  la
        questione fiumana  che  si  concludono  nel  gennaio  1921  e  alla  presenza  sulle  co-
        ste  dalmate che si  protrae invece  fino  alla primavera del  1922, a  parte Zara che
        cliventa  italiana, l'evacuazione da Cattaro all'inizio del  1921, le  operazioni in Al-
        bania che terminano con il  ritiro  da  Valona  nel  1920 limitando il  possesso  a Sa-
        seno.  Molto elevato l'impegno nel  Levante  per le  operazioni di  sbarco ad Adalia
        (1919), gli stazionamenti a Smirne e Costantinopoli (tra il1919 e il  1922), le ope-
        razioni in Mal'  Nero  (19J9 e  1920) e sul  Danubio (tra  il  1920 e il  1922). Più  li-
        mitate  le  attività  in  Libia,  salvo  le  operazioni  di  riconquista  di  Misurata  nel
        gennaio  1922, e  in  Eritrea e Somalia.  Molteplici i  compiti  di  rappresentanza ed
        altri nei mari italiani ed adiacenti:  visite del  re  e principe ereclitario, cerimonie e
        celebrazioni, missioni  politiche e  convegni  internazionali, posa di cavi  telegrafici
        sottomarini ed  una esposizione campionaria itinerante con una nave  militare.
            Per  quanto  detto  la  smobilitazione  della  Marina  dai  6.000  ufficiali  e  oltre
        100.000 tra  sottufficiali  e  marinai  del  tempo  di  guerra avviene  molto gradual-
        mente,  con il  rinvio  dalle  armi  di  ufficiali  o sottufficiali  richiamati  dal  congedo
        o dalla riserva e cii  classi  cii  leva richiamate o trattenute, per il  passaggio alla for-
        za  bilanciata prevista per il  tempo cii  pace di  3.100 ufficiali e 42.000 sottufficiali
        e marinai (Camera dei  Deputati,  Disegno di Legge,  Stato di  Previsione della  Spe-
        sa,  Ministero  della Marina,  Esercizio  Finanziario  1917-18 e successivi);  il  nume-
        ro  degli  ufficiali  in  servizio  permanente  è  però  sempre  inferiore al  fabbisogno,
        ascende a 2334  (Ruoli di anzianità dei  Corpi Militari e del personale civile della
        R.  Marina e Marina  Mercantile,  1922).
            Molte navi  sono armate con equipaggi  ridotti e  le  condizioni generali di  ef-
        ficienza  ed  addestrative  non  sono brillanti,  in  relazione al  logorio subito  duran-
        te il conflitto e alla insufficienza del sostegno logistico. Lo stato delle vecchie navi
   64   65   66   67   68   69   70   71   72   73   74