Page 168 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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            clausole  militari  del  Patto (l25).  Le  vaste  manifestazioni  di  protesta all'adesione
            italiana furono ripresi dalla stampa estera. r quotidiani britannici dedicarono mol-
            to spazio agli scioperi, alle dimostrazioni pubbliche, agli scontri con la polizia. The
            Times scriveva della particolare attenzione e ansia con cui gli  ambienti politici lon-
            dinesi seguivano i dibattiti a Montecitorio e quanto accadeva in Italia, riconoscen-
            do la  giustezza delle accuse mosse a De Gasperi dai comunisti:  «Dove i comunisti
            hanno ragione è nell'aver ricordato che il  programma elettorale democristiano del-
            la scorsa primavera r1948] affermava che il  partito non avrebbe impegnato l'Italia
             né  nel  blocco occidentale né  in  quello orientale.  Non si  può abbandonare questa
             promessa se  non attraverso altre elezioni generali (126)>>.
                 Il  documento del  Patto fu  reso noto il  18  marzo 1949 (127).  Il segretario di Sta-
             to Dean Acheson lesse  ai  giornalisti il  testo annunciando che gli  Stati Uniti,  per la
             prima volta nella loro storia, accettavano di  entrare a far  parte, in tempo di  pace,
             di  un sistema di  alleanze con Paesi  dell'Europa occidentale. La comunicazione av-
             venne volutamente al  primo mattino per consentire la contemporanea diffusione,
             per via  del fuso orario, nelle diverse capitali interessate. Gli Stati Uniti vollero ras-
             sicurare i Paesi che erano fuori  dell'alleanza.  Fu  anche precisato che l'invio di ma-
             teriale  bellico  non  sarebbe  stato  limitato ai  soli  Paesi  membri  ma anche a  quegli
             Stati la  cui  sicurezza fosse  stata considerata vitale per la sicurezza degli Stati Uniti.
             Il  giorno seguente, il  testo del  Patto fu  pubblicato da l'Unità,  ma in  terza pagina.
             Le  prime  furono  ancora dedicate al  lungo dibattito in corso  al  parlamento e alle
             numerose manifestazioni di  protesta che proseguivano in  molte regioni d'Italia.  Il
             18  marzo, con un  largo voto di  maggioranza, si  conclusero le  discussioni alla Ca-
             mera e il21 marzo l'esame del testo passò al Senato. Anche in questo ramo del par-
             lamento la  partecipazione italiana all'alleanza  fu  respinta con forza  dalle sinistre.
             Dal  momento che il  Patto non prevedeva che  i governi chiedessero l'autorizzazio-
             ne del  parlamento a trattare c, successivamente, il  voto definitivo di  adesione, da
             parte dei gruppi del  pcr e del  PSI  venne contestato a Sforza e a De  Gasperi l'arti-
             ficiosità del metodo da loro seguito (128).  De  Gasperi prese una decisione calcolata




                 (125)  L'Unità,  18  marzo 1949, p.  1.
                 (126)  The Times,  March 16, 1949, p.  l.
                 (127)  Qualche  giorno  prima,  a  Londra,  durante  la  riunione  dei  ministri  degli  Esteri  dei
             Paesi aderenti, il  ministro francese, Schuman, aveva chiesto che la  data di pubblicazione del Pat-
             to fosse  rinviata di alcuni giorni. AI  di  là  delle ragioni fornite, che apparvero pretestuose, la rea-
             le  motivazione  derivava  dal  malcontento dei  militari  francesi  di  essere  assoggettati  a comandi
             stranieri senza aver ottenuto precise  istruzioni.
                 (128)  CUI/ità, 22 marzo 1949, p.  1.
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