Page 195 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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IL  RAPPORTO  TRA  LA  MARINA  E LA  NAZIONE  DALLA  LIBERAZIONE  ALLA  CADUCA  DEL  MURO  DI  BERLINO  _

       lo stesso anno, altro pubblicato in Germania sempre sul tema del tradimento con
       prefazione di  Kesselring nel  1957(24), una denuncia a carico di  ammiragli rigetta-
       ta da un tribunale di  Roma nel  1961, un libro sui sommergibili italiani in Atlanti-
       co nel  1962 (25),  in cui si schiera a favore di  Grossi in polemica con la seconda in-
       chiesta della Marina del 1962 a carico di  questo ufficiale, la prefazione alla tradu-
       zione italiana del 1964 di un libro in cui l'addetto navale italiano a Washington nel
       1940-41 viene accusato di  intesa con il  nemico(26).
           Già Salvemini nel citato articolo del 1953 si era preoccupato di trasferire la di-
       scussione a livelli più elevati, ponendosi il  problema della subordinazione incondi-
       zionata dei  vertici militari al  fascismo. Anche Dino Buzzati su Epoca del 16 giugno
       1967, memore dei  tre  anni di  corrispondente di  guerra in  Marina, espone alcuni
       punti essenziali: "non è vero che la Marina fosse antifascista"; "può darsi che in cer-
       te occasioni sia mancata la desiderabile aggressività, ma nelle condizioni l'aggressi-
       vità era molto difficile"; "non ha senso distinguere, in un giudizio complessivo, gli
       alti dai bassi  gradi". È comprensibile quindi per quanto esposto che la storiografia
       ufficiale della Marina segni il  passo, basti citare la presentazione dell'USMM al pri-
       mo  tomo dell'opera di  Fioravanzo edito dall'ufficio nel  1972 (27)  che recita:  'Tau-
       tore in verità portò a termine la pubblicazione negli anni Cinquanta:  il lettore tut-
       tavia scorrendone le  pagine  intuirà facilmente  i motivi  che  ne  sconsigliarono una
       immediata pubblicazione. In oltre quindici anni il  testo ha avuto diversi severi esa-
       mi  al  massimo  livello  ed è stato  accuratamente  mondato  da  ogni  spunto  polemi-
       co"."; è solo con l'apertura degli archivi inglesi del  Public Record Office negli an-
       ni  Ottanta (28),  seguendo  passo  a  passo  le  decrittazioni di  "Ultra" in  relazioni  alle
       operazioni navali, che la ricerca storiografica navale compie un enorme salto di qua-
       lità e le tesi del "tradimento" vengono incontrovertibilmente smentite, ma ormai si
       tratta di  un discorso tra storici, l'opinione pubblica ne sa poco.
           Nel fare  un  passo indietro per completare l'analisi del  rapporto tra la Marina
       e la  politica, quel "vento del  Nord" sulla cui  spinta si  verificano gli  accadimenti


           (24)  A.  Trizzino, Die Verbratene Flotte - Tragoedie  der Afrikakaem(}fer (La  flotta  tradita -
       tragedia dei combattenti d'Africa), Athenaeum Verlag,  1957.
           (25)  Trizzino, Sopra di noi l'oceano, Longanesi,  1962.
           (26)  H.  Harford  Montgomery,  Un  canadese  tranquillo  (prefazione  di  A.  Trizzino),
        Longanesi,  1964.
           (27)  G.  Fioravanzo, VoI.  XXI - eorganizzazione della Marina durante il conflitto - 3 tomi
       (prefazione di  M.  Gabriele), USMM,  1972-1975-1978.
           (28)  A.  Santoni, Il  vero traditore  (prefazione di  M. Gabriele), Mursia,  1981.
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