Page 191 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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IL  RAPPORTO  TRA  LA  MARINA  E LA  NAZIONE  DALLA  L1IIERAZIONE  AI.IJ\  CADUTA  DEL  MURO  DI  IIERLlNO


            Le  "commissioni  di  inchiesta  speciale"  costituite  dalla  Marina  per  vagliare  il
        comportamento dei  militari tra l'armistizio e la Liberazione, dopo aver iniziato l'atti-
        vità sin dal  1944, continuano a pieno ritmo nel  1945 e 1946 con il  completamento
        del  rimpatrio dei prigionieri e degli  internati dai campi tedeschi ed hanno code fino
        alloro scioglimento alla fine del  1954.,Esse sono un riflesso delle leggi dello stato re-
        lative all'epurazione,  accompagnate da  frequenti  comizi  e scioperi  nelle  basi  navali
        che reclamano le  sanzioni contro il  fascismo.  Sostanzialmente esse  tendono a discri-
        minare quegli  aderenti  della  R.S.I.  che vi  abbiano ricoperto cariche importanti, pre-
        stato servizio nella X MAS  partecipando alla guerra contro gli Alleati e alla lotta an-
        ti partigiana o di quanti abbiano fatto parte di reparti tedeschi. Le commissioni emet-
        tono un giudizio di "reimpiegabilità" o meno, necessario per il  proseguimento in car-
        riera, ncl  caso negativo seguito da provvedimento di  "dispensa dal servizio" o addi-
        rittura di  "cancellazione dai ruoli".  I casi  pill gravi vengono deferiti alle corti di assi-
        se  straordinarie all'uopo istituite o  in  qualche caso ai  tribunali  militari.  Salvo i pro-
        cessi penali, in generale si  può dire che l'evoluzione della legislazione o della norma-
        tiva farà si  che negli anni successivi gli iniziali severi provvedimenti vengono attenua-
        ti  e gran parte dci personale reintegrato nel  grado pur stando ormai in congedo; nel
        1952 verrà riconosciuto ai  fini  pensionistici il  servizio prestato nella R.S.I..La lettura
        dei verbali delle commissioni mette bene in luce quale tragedia sia stata 1'8  settembre,
        evidenzia che le scelte ideologiche di campo, che pure non sono mancate, costituisco-
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        no una minoranza: è segno di  una grande maturità civile ed umana che con una svol-
        ta completatasi ai primi anni Ottanta, la grande famiglia della Marina abbia spiritual-
        mente riaccolto al  suo interno i reduci  della  R.S.I.,  senza riserve.  Grande incidenza
        sul  rapporto tra Marina e opinione pubblica hanno i processi presso i tribunali ai  ca-
        pi  della Marina della  R.S.I.  tra il  1946 e '1949  (Sparzani, FelTini,  Borghese,  Grossi).
        La Marina ha però la fortuna che, più defilata rispetto al  regime fascista dal  punto di
        vista  politico, non vede sottoposto a giudizio alcuno dei  suoi  capi  dell'epoca, come
        avviene per i generali  Baistrocchi dell'Esercito e Valle dell'Aeronautica.

            In questi anni le critiche alla condotta della Marina in guerra sono spesso ori-
        ginate da pubblicistica di suoi esponenti, per un desiderio di  capire le cause degli
        insuccessi  in  campo navale  e  con una  sensazione  diffusa  che molti  degli  avveni-
        menti  sfortunati  non  trovino  una spiegazione  logica sulla  base  degli  clementi  di
        conoscenza disponibili.  Inizia  l'ammiraglio [achino in  posizione  ausiliaria con  la
        pubblicazione nel dicembre 1946 del  libro in difesa del proprio operato a Gaudo
        e  Matapan,  tornando  poi  alla  carica  nel  1957  e  1959(17);  nell'ottobre  1947



            (17)  A.  Iachino, Gaudo e Matapan, Mondadori, 1946; La sorpresa di Matapal1, Mondadori,
        1957; Il tramonto di lilla grande Marilla, Mondadori,  1959.
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