Page 274 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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- ROMAIN H. RAINERO
che consiste il valore del discorso di Gaetano Martino, perché non si trattava più
di una citazione marginale, ma bensì di un aspetto essenziale del suo discorso. Egli
affermava: 'TAlleanza Atlantica è nata, è innegabile, in un desiderio di sicurezza
fisica, certamente vitale; ma discende soprattutto da un bisogno di sicurezza mo-
rale: i popoli che l'hanno creata vi hanno visto, subito, la possibilità di viverla se-
condo i loro propri ideali ... ". Ma in questo stesso discorso e contro le perplessità
che le sue affermazioni avrebbero potuto suscitare non mancava affatto di ricorda-
re: "Non si tratta certo di diminuire il valore, o persino, di modificare i dispositi-
vi militari della nostra alleanza, dal momento che le condizioni generali non im-
pongono di modificarli, perché la pace deve essere ancora difesa con questi mez-
zi. Si tratta soltanto di adattarla alla nuova situazione dovuta, in gran parte, alla
nostra alleanza ... ". Questa nuova situazione era il miglioramento che lentamente
s'installava nelle relazioni internazionali e di cui bisognava predisporre il domani
con la tenacia che il suo discorso prevedeva.
Bisogna inoltre dire che, qualche giorno prima di questo discorso tenuto a
Parigi, Gaetano Martino aveva anticipato alcune sue conclusioni in occasione di
un'intervista, a Roma, presso l'Associazione della stampa estera, il 13 dicembre
1954. In questa circostanza, egli aveva insistito sul rapporto stretto e determinan-
te di una politica estera dei paesi dell'Europa occidentale e dunque della NATO,
che doveva essere la tutela delle libere istituzioni, della democrazia e anche il mas-
simo degli impegni dei differenti governi per promuovere all'interno di ciascun
paese le occasioni di lavoro e il benessere economico e sociale. Egli diceva: " .. .la
politica interna è un fattore della politica internazionale, così come questa è un
fattore della politica interna" (4).
Dopo il discorso di Parigi del 18 dicembre 1954, le reazioni dei membri del
Consiglio Atlantico furono positive e il ministro degli Esteri greco volle persino in-
serirlo in un discorso militare omogeneo: "Penso che se vogliamo sopravvivere in
questa competizione con il mondo sovietico, dobbiamo organizzare la nostra dife-
sa in tutti i campi quali essi siano, e perciò sviluppare innanzitutto l'unità dell'al-
leanza e preparare l'attuazione dell'art. 2 del Trattato". La comunicazione finale
dell'incontro ne fece menzione, nel suo ottavo paragrafo, con un testo che citava:
" Il Consiglio ha preso nota con soddisfazione degli incoraggianti sviluppi econo-
miei ... presso i paesi membri ... Il Consiglio ha riconosciuto che un ulteriore co-
stante sviluppo della forza economica dell'Alleanza nel suo complesso è essenziale
(4) "Il Ministro Martino e la situazione internazionale", in Relazioni Internazionali,
25 dicembre 1954, p.1474.