Page 276 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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.. ROMAIN H. RAINERO
rapporti franco-italiani fu evocata per sottolinearne il valore in un quadro euro-
peo, che, secondo il comunicato finale "costituiva il punto di partenza di una
azione dei Paesi alleati, atta a favorire la distensione internazionale e la coopera-
zione pacifica di tutti i popoli" (7). In questo senso, un folto gruppo di personali-
tà dei paesi membri del Patto Atlantico si fece promotore, il 14 gennaio 1955, di
una "Dichiarazione di unità atlantica" che dava il suo totale sostegno alle propo-
ste di Martino. Nel secondo paragrafo della Dichiarazione in cinque paragrafi ve-
niva infatti augurato, nel quadro delle future attività dell'alleanza, di mettere in
atto la Carta Atlantica per favorire l'unione delle volontà e delle politiche degli
Stati membri: "L'elaborazione, in conformità all'articolo 2 del Trattato Norda-
tlantico, di un mutuo programma per la riduzione delle tariffe, la liberazione del-
le valute e l'eliminazione delle restrizioni commerciali, in modo sia possibile
creare un'adeguata base economica per la Comunità atlantica e per le nazioni as-
sociate. Una comune azione economica ci permetterà di raggiungere non solo
una migliore difesa a minor costo, ma anche i benefici di un'economia prospera
e sana, aumentando cosÌ il tenore di vita della Comunità atlantica e di tutto il
mondo libero" (8). L'importanza di una tale presa di posizione era evidente ed es-
sa andava proprio nella direzione indicata da Martino ai suoi colleghi europei
della NATO, e, in una visione più ampia, a tutti gli Europei.
La riconferma di questa idea di Martino sarà al centro del messaggio che
il ministro italiano pronunciò, il 4 aprile 1955, in occasione della celebrazio-
ne del sesto anniversario della nascita dell'Alleanza Atlantica che affermava:
'TAlleanza Atlantica non ha soltanto carattere militare, ma costituisce anche
uno strumento politico destinato a favorire l'unione di popoli che per storia,
cultura e tradizione si possono considerare appartenenti alla stessa civiltà ...
Noi pensiamo ad una grande organizzazione regionale che dovrà portare ad
una ancora più intima collaborazione, non solo militare, indispensabile pre-
messa per l'unificazione politica ed economica dell'Europa". E il ministro del-
la Difesa, Paolo Emilio Taviani, rafforzando nella medesima occasione, a no-
me del suo partito, la Democrazia Cristiana, quanto aveva affermato Martino
disse: " ... il terreno è pronto e fertile per una comunione sempre più forte ed
estesa a salvaguardia e potenziamento dell'indipendenza e della espansione civile
ed economica delle Nazioni integrate".
(7) "La visita di Mendès-France a Roma. I colloqui franco-italiani", in Esteri, 31 gennaio
1955, p. 23-27.
(8) La "Dichiarazione di Unità Atlantica", in Relazioni Internazionali, 5 febbraio 1955, p. 174.