Page 116 - Giuseppe Garibaldi. L'Uomo. Il Condottiero. Il Generale - Atti 10 ottobre 2007
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116 CISM - ACtA del Convegno nAzIonAle dI StorIA MIlItAre - roM A 10 ottobre 2007
In effetti lungo il cammino percorso dai garibaldini erano nati amministrazioni e
governi provvisori, che non esitavano ad inneggiare all’arrivo dell’Esercito regio a
cui chiedevano di ratificare la propria scelta di entrare a far parte della «famiglia ita-
liana»: era quanto si proclamava ad Acquapendente il 2 novembre, vedendosi oramai
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«abbandonati a noi stessi e liberi» di decidere del proprio destino . Lo stesso giorno,
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il governo provvisorio di Bagnorea si gloriava di aver rovesciato il regime ponti-
ficio senza attendere l’arrivo dei garibaldini e chiedeva che l’Esercito si decidesse a
marciare per porre la popolazione «all’ombra del Tricolore Vessillo» . L’indirizzo
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inviato il 1° novembre al Comando delle truppe italiane in Acquapendente dalla
Giunta provvisoria di Montefiascone era più articolato: la città, lasciata sguarnita
dalle truppe pontificie, era stata invasa dai garibaldini, rimanendo esposta
a tutti gli inconvenienti inseparabili dalle truppe irregolari con grandissi-
mo sperpero del pubblico denaro, e grave pericolo della peggiore anarchia.
Anelando pertanto tutti i Cittadini l’ingresso delle Truppe regolari Italiane
in questi Paesi che ansiosamente desiderano far parte della grande famiglia
Italiana, fanno […] le più calde e vive istanze onde il più sollecitamente possi-
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bile il Vessillo liberatore apparisca alla loro vista .
Legittimare politicamente queste istanze e ratificarle formalmente era proprio ciò
che all’Esercito italiano era stato espressamente vietato, mentre invece poteva acca-
dere che le regie truppe assistessero all’ammainarsi del tricolore e alla ricollocazione
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degli stemmi pontifici abbattuti dai garibaldini .
Nei confronti dei volontari in rotta il ruolo dell’Esercito fu quello di indurli al
disarmo e di instradarli verso i luoghi d’origine, talvolta provvedendo alle necessità
immediate di colonne affamate : le scene a cui ci si trovò ad assistere furono scon-
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solanti e talvolta drammatiche. Il 4 novembre si telegrafava al Ministero della Guerra
da Frosinone, informando della cattura di 57 garibaldini:
“[…] gli armati erano pochi avendo massima parte gettate o vendute armi
lungo la strada. Volontari affatto demoralizzati furiosi contro Nicotera loro
58 Ibid.
59 Attuale Bagnoregio.
60 AUSSME, G-5/9.
61 Ibid.
62 Cfr. Ibid.
63 Su questi aspetti cfr. AUSSME, G-13/7, fasc. 247.